Agropoli, dubbi di Pesce sul bilancio: «tra i residui attivi 1,1 milioni relativi a verbali già annullati»

Oltre un milione di euro inserito tra i residui attivi, ma si tratta di somme che l'Ente rischia di non poter recuperare

Di Ernesto Rocco

Una interrogazione al presidente del consiglio comunale di Agropoli, al sindaco, agli assessore, al comandante della Polizia Municipale e al segretario comunale per chiedere chiarimenti sui proventi derivanti da sanzioni amministrative pecuniarie. Nel maggio scorso, infatti, la giunta ha stimato introiti per 5,5 milioni di euro: 2,2 provenienti da infrazioni al codice della strada elevate dal personale di Polizia Municipale, 1,1 da proventi recuperati in autotutela da accertamenti di infrazione debitamente notificati e poi archiviati e annullati con procedure errate e 2,2 derivanti da raddoppio importo originario di verbali non pagati.

I dubbi del consigliere comunale

La previsione è stata poi inserita nel bilancio approvato dal consiglio comunale. I dubbi di Pesce sono relativi ai presunti proventi recuperati in autotutela. L’esponente del gruppo Liberi e Forti, infatti, chiede per quale ragione gli stessi «nell’ultimo bilancio siano posti tra i residui attivi benché all’atto della votazione del rendiconto e del bilancio di previsione gli accertamenti risultassero ancora archiviati e annullati».

L’interrogazione

Come si intende procedere sulle somme fondate su accertamenti archiviati e annullati? Quali procedure si adotteranno? Questi gli interrogativi di Pesce.
Il rischio concreto, insomma, è che siano state inserite nel bilancio somme che l’Ente non sarà mai in grado di recuperare.

Il consigliere del gruppo Liberi e Forti chiede dunque chiarimenti sul caso e al comandante della polizia municipale di Agropoli di certificare il numero di verbali emessi, le somme corrispondenti, il numero di verbali notificati e poi archiviati e annullati.

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