Agropoli: consigliere Massimo La Porta torna in libertà

Alleggerite le misure cautelari per il consigliere comunale Massimo La Porta e gli altri indagati che tornano in libertà

Di Ernesto Rocco
Agropoli consigliere Massimo La Porta torna in libertà


Alleggerite le misure cautelari per il consigliere Massimo La Porta e gli altri indagati nell’ambito dell’inchiesta per presunte truffe nei corsi di formazione. Per La Porta i domiciliari sono stati sostituiti dall’obbligo di dimora nel comune di residenza. Di fatto gli arrestati tornano in libertà. Il provvedimento è stato notificato questa mattina dalla Guardia di Finanza. I soggetti interessati erano stati coinvolti in una indagine della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, che aveva disposto il sequestro preventivo di circa 57 milioni di euro, corrispondenti a illeciti profitti ricavati da una presunta associazione a delinquere finalizzata all’emissione di fatture false, indebita compensazione di crediti d’imposta e autoriciclaggio. Nove le persone che avevano subito misure.

Le accuse

L’associazione, stando alle accuse, aveva in Concordio Malandrino e in un suo presunto prestanome, i referenti verticistici della truffa che vedeva al centro una “società cartiera” di Cicerale, che aveva una consorella in Bulgaria.

Sarebbero stati realizzati falsi corsi di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie innovative e digitalizzazione previste dal Piano Nazionale Industria 4.0. Attività che avrebbero permesso – secondo i finanzieri della compagnia di Agropoli – di mettere su un maxi raggiro allo Stato.

La decisione del riesame

Il riesame già in altre circostanze si era già pronunciato contro la richiesta di liberazione degli indagati, poi nei giorni scorsi l’udienza ha avuto esito favorevole. 

Massimo La Porta, in seguito al provvedimento, era stato sostituito in consiglio comunale da Emilio Malandrino.

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