Si torna al voto ad Agropoli, ma probabilmente soltanto nelle sezioni in cui sono emerse delle incongruenze a margine del voto del giugno 2022. È quanto hanno deciso i giudici del TAR della Campania, esprimendosi sul ricorso presentato dal gruppo Liberi e Forti. Nella giornata di ieri l’udienza dinanzi ai giudici amministrativi che quest’oggi hanno preso la decisione di annullare la proclamazione degli eletti.
La decisione del TAR
Il TAR ha accolto le tesi dei ricorrenti, rappresentati dagli avvocati Antonello Scuderi ed Elio Cuoco, evidenziando le incongruenze emergenti dai verbali dei presidenti di alcune sezioni. La decisione era slittata più volte, l’ultima nella primavera scorsa dopo che gli stessi giudici amministrativi avevano chiesto ulteriori approfondimenti ed erano stati chiamati a valutare motivi aggiunti per ricorso presentati dal gruppo guidato dal candidato sindaco Raffaele Pesce.
Le contestazioni
A finire sotto i riflettori sono in particolare le incongruenze relative alla differenza tra schede votate e vidimate, ma anche l’assegnazione di alcuni voti e i conteggi effettuati, con diverse anomalie contestate nei verbali.
Già il giorno dopo il voto il presidente della commissione elettorale aveva messo in evidenza possibili criticità, segnalando quanto emerso anche alla Procura.
Cosa accade ora
Si torna così al voto e l’Ente nel frattempo verrà commissariato.
Si voterà con le medesime liste del giugno 2022 benché lo scenario politico ora sia diverso. La candidata a sindaco Elvira Serra è passata in maggioranza anche se le liste a suo sostegno siano di tutt’altro avviso. Anche il consigliere Bruno Bufano ha scelto di sostenere l’amministrazione.
A giugno Mutalipassi fu eletto sindaco con il 53% delle preferenze ma solo per poche centinaia di voti il candidato Raffaele Pesce non raggiunse il ballottaggio.