Agropoli, ad una Cooperativa un immobile confiscato alla criminalità

Immobile confiscato alla criminalità diventa sede di una cooperativa sociale che si occupa di disagio della persona e della famiglia

Di Comunicato Stampa

Un immobile confiscato alla criminalità organizzata e affidato al Comune di Agropoli assegnato ad una cooperativa sociale che si occupa di problematiche legate alla dipendenza dall’alcool e non solo. La decisione è stata operata dalla giunta.

L’immobile assegnato alla cooperativa

L’immobile si trova in località Madonna del Carmine. E’ stato assegnato all’impresa sociale “PR.I.S.M.A. – società cooperativa sociale – E.T.S.”, che ha manifestato all’ente l’esigenza di avere a disposizione una sede per l’attivazione di uno sportello denominato “Punto A” per offrire ascolto, orientamento, accoglienza della famiglia ai programmi di trattamento e riabilitazione dall’addiction e dai problemi ad esso correlati con svolgimento, di un gruppo denominato “Club alcologicoTerritoriale-Metodo Hudoln” di incontri sociali di cadenza settimanale. Si tratta di un’impresa sociale che opera dal 2003 nel campo della prevenzione, promozione e trattamento del disagio della persona e della famiglia, legato ai problemi dell’alcool e da altre sostanze, quali tabacco, stupefacenti, psicofarmaci e da comportamenti quali gambling, gaming, nomofobia e internet addiction, che persegue, tra l’altro, finalità di promozione e diffusione della cultura in tutte le sue accezioni, con progettazione nel campo della promozione della salute con l’inclusione sociale e lo sviluppo solidale, con particolare riferimento alle attività summenzionate. 

Il commento

«Dopo l’assegnazione di qualche mese fa all’associazione Lume, che si occupa di disabilità, di un immobile in località Moio, questa volta abbiamo proceduto a destinare un altro immobile nel patrimonio indisponibile del Comune ad un altro valido E.T.S. che si occupa da tempo di problemi quali dipendenza da alcool, gioco, stupefacenti ed altro ancora. Un luogo che potrà rappresentare un’ancora di salvezza per coloro che soffrono di tali patologie» è il commento del vicesindaco nonché assessore alle Politiche sociali Maria Giovanna D’Arienzo

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