Il comandante della Polizia Municipale di Agropoli, il maggiore Antonio Rinaldi, è stato condannato in primo grado a due anni di reclusione, con sospensione condizionale, per calunnia nei confronti di un imprenditore capaccese, Alberico Cafasso. La sentenza è stata emessa ieri sera dal giudice Viviana Centola della prima sezione penale del Tribunale di Salerno. Rinaldi dovrà procedere al pagamento delle spese processuali e un risarcimento danni da liquidarsi in separata sede.
La Vicenda Giudiziaria
I fatti risalgono al marzo 2016, quando Cafasso denunciò Rinaldi accusandolo di avergli chiesto denaro in cambio di un trattamento di favore durante un controllo nella sua azienda. Secondo la denuncia, dopo il rifiuto dell’imprenditore, Rinaldi avrebbe avviato una serie di intimidazioni, inclusi pedinamenti da parte degli agenti della Polizia Municipale e della Forestale. Rinaldi, dal canto suo, aveva già ottenuto un’assoluzione nel processo principale e aveva querelato Cafasso per calunnia ricevendo però una controquerela.
Rinaldi, difeso dall’avvocato Michele Sarno, ha annunciato che presenterà ricordo. Certo della sua innocenza aveva evitato anche la prescrizione del procedimento penale.