Agropoli, abuso d’ufficio: per il compianto Gino Motta e la moglie arriva la sentenza

Arriva la sentenza che tutti aspettavano: il fatto non sussiste

A cura di Raffaella Giaccio

Abuso d’ufficio in concorso con la moglie. Per il compianto Gino Motta e per la moglie arriva la sentenza: il fatto non sussiste. Il funzionario del comune di Agropoli, era stato accusato di aver sottoscritto una convenzione per l’affidamento della gestione del Palagreen all’associazione presieduta dalla moglie. I fatti risalgono al 2022.

I fatti

Secondo la Procura, l’ex funzionario, in qualità di responsabile della gestione degli impianti sportivi comunali, avrebbe dovuto astenersi dal sottoscrivere le convenzioni in presenza di un conflitto d’interessi. L’assegnazione in gestione dell’impianto per gli anni 2019 e 2020, avrebbe “cagionato intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale in favore della moglie di tipo ordinario e continuativo, con danno per le altre società sportive interessate alla gestione dell’impianto”.

A portare alla luce il caso era stata la Volley Academy Cilento, che nel 2022 aveva presentato un esposto alla Procura. Dopo tre anni, al termine dell’udienza preliminare, ha disposto per il non luogo a procedere.

La nota

A renderlo noto è Martina Motta, neo presidente dell’associazione Volley Agropoli. “Le accuse – fanno sapere dalla società – originate dalla denuncia di un’altra società sportiva, perfino costituitasi parte civile per ottenere il risarcimento dei danni a seguito di condanna, si riferivano a presunti comportamenti che avrebbero favorito il Volley Agropoli nel consentire la perdurante concessione della gestione dell’impianto sportivo Palagreen con presunto danno per altre società sportive potenzialmente interessate. La recente sentenza di non luogo a procedere, nel fugare ogni dubbio circa la rilevanza penale dei comportamenti, ivi compresa l’ipotesi di truffa aggravata per cui ha tanto insistito e sostenuto la difesa di parte civile in un ultimo disperato quanto inutile tentativo di attribuire fatti delittuosi a Gino Motta ed alla Coniuge – non ha solo applicato la legge e la giustizia, ma ci da maggior forza nel riaffermare il nostro impegno, nell’interesse esclusivo dei giovani agropolesi che si avvicinano allo sport”.

Il ricordo di Gino Marotta

“Raccogliamo orgogliosi il testimone, -sottolinea Martina Motta – nel profondo solco tracciato anche da chi ci ha lasciato e continueremo con entusiasmo e determinazione affinché il nostro Volley Agropoli continui a portare in alto il nome della nostra cittadina con una Pallavolo partecipata e, a mezzo di essa, con i successi sportivi e personali dei nostri Atleti, nel rispetto e nell’orgoglio di tutta la nostra Comunità. “per Noi, Ale’!” Conclude la presidente Martina Motta.

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