E’ arrivato Agosto! L’8° mese dell’anno nel Calendario Gregoriano e abbraccia il periodo più caldo dell’anno, con il termometro che fa segnare le temperature più alte. Ciò lo rende tradizionalmente il periodo ideale per andare in vacanza. In natura segna la fase di raccolta in particolare del grano, come suggerisce il fatto che gli antichi romani avevano consacrato il mese a Cerere, dea delle messi e della vegetazione.
Sono compresi i cosiddetti ”giorni della canicola” (dal 24 luglio al 26 agosto) durante i quali il caldo e l’afa raggiungono i livelli più alti. “Canicola” viene dal latino canicula, “piccolo cane”, nome dato alla stella più luminosa (Sirio) della costellazione del Cane Maggiore, che in questo periodo sorge prima del Sole.
Per studiosi e appassionati di fenomeni celesti, è imperdibile la celebre notte di San Lorenzo, o “delle stelle cadenti”. In quella data (convenzionalmente il 10 agosto ma che spesso slitta ai giorni successivi) si verifica il suggestivo fenomeno degli sciami meteorici: una pioggia di meteore che entrando a grande velocità nell’atmosfera terrestre si disintegrano in tanti piccoli corpi luminosi.
Ecco le curiosità
Il Ferragosto è una festività che cade il 15 agosto in concomitanza con la ricorrenza dell’Assunzione di Maria.Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall’imperatore Augusto nell’8 a.C. che si aggiungeva alle esistenti e antichissime festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica o i Consualia, per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli. L’antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti.
I proverbi legati al mese di Agosto
Agosto moglie mia non ti conosco.
Agosto annunzia l’inverno.
Luna d’Agosto illumina il bosco.
Di Settembre e di Agosto bevi vino vecchio e lascia stare il mosto.
A san Lorenzo l’uva si tinge.
Agosto matura, Settembre vendemmia.
Zappa la vigna d’Agosto se vuoi avere buon mosto.
Chi vuole buon mosto zappi la vigna d’Agosto e chi vuol l’uva grossa zappi la proda e scavi la fossa.
Agosto ci matura grano e mosto.
D’Agosto l’uva fa il mosto.
Chi zappa la vigna d’agosto la cantina empie di mosto.
Quando piove d’Agosto piove olio miele e mosto.
L’acqua del 24 Agosto rovina olio e mosto.
Agosto, s’è trebbiato e s’è riposto.
Chi mangia l’uva in agosto, non arriva a ottobre a bere il mosto.
Acqua d’agosto, olio, miele e mosto.
Acqua d’Agosto rovina olio e mosto.
Acqua di Agosto dà castagne e mosto.
Chi non ha pane lavorato, Agosto diventa maggio.
Col sole di agosto il raspo fa bon mosto.
D’agosto cura la cucina, di settembre la cantina.
A volte si crede di trovare il sole d’Agosto e si trova la luna di marzo.
Alla prima acqua d’Agosto cadon le mosche, quella che vi rimane morde come un cane.
Chi dorme d’Agosto, dorme a suo costo.
Di Agosto, le campane non si ascoltano.
Il sol d’Agosto, inganna la massara nell’orto.
In Agosto il sole tramonta prima.
Ogni uccello, d’Agosto è beccafico.
A San Bartolomeo le montagne si vedono voltandosi indietro. (24 Agosto)
A San Bartolomeo attacca la lucerna ai travi.
A San Bartolomeo montagna mia bella ti abbandono.
A San Alessandro acquaiolo o piove o si duole. (26 Agosto)
Dal primo d’agosto le anitre si mettono arrosto.
Per il Perdon (2 agosto) si mette la zappa in un canton.
Da San Lorenzo (10 agosto) si sbraccia il granturco.
A San Lorenzo l’uva già pende dai tralci.
A San Lorenzo l’uva si tinge.
A San Lorenzo e a san Gaetano se ne va il caldo dell’anno. (10 / 7 Agosto)
A San Lorenzo, della grande calura, tardi arriva e poco dura.
Se vuoi buona rapa che per Santa Maria (15 agosto) sia nata.
Per Ferragosto (15 agosto) piccioni e anitre arrosto.
Alla Madonna di agosto (15 Agosto) si rinfresca il bosco.
Per l’Assunta l’oliva è unta.
Per san Rocco (16 Agosto) la rondine fa fagotto.
A San Rocco la castagna si riconosce lontano un tiro di schioppo.
A San Rocco, la noce cade dal ramo.