Aggredito fisicamente e con offese a sfondo omofobico in pieno centro a Salerno. È la triste vicenda che ha visto come protagonista un 32enne di origine honduregne e residente a Baronissi che, nella serata di ieri, 30 aprile, intorno alle 19, è stato aggredito nella zona di Via dei Mercanti dal suo ex datore di lavoro, identificato poi dalle forze dell’ordine come un proprietario di un locale della zona.
La denuncia arriva dall’Arcigay Salerno, che ha espresso tutta la propria vicinanza e solidarietà alla vittima di questa feroce aggressione razzista e omofoba.
Il 32enne, stando a quanto riportato, era da solo quando è stato oggetto di offese, preso a schiaffi e strattonato. Immediata la denuncia ai carabinieri da parte della vittima.
Il racconto della vittima
“Ero appena uscito da un bar ed ero in sella alla mia bicicletta quando questa persona mi si è parata davanti, mi ha afferrato per i capelli facendomi cadere” ha raccontato il giovane, che è stato soccorso presso il locale Pronto Soccorso dopo l’immediato intervento sul posto della polizia.
“Mi ha preso a schiaffi e pugni – ha continuato – e poi ha iniziato ad insultarmi con frasi molto volgari. Sono sconvolto, impaurito e penso a tutte le persone che subiscono questo tipo di aggressione. Queste perso ne devono essere fermate, la nostra comunità si deve svegliare. Adesso voglio solo ritrovare la mia serenità ed avere giustizia, per me e per tutte le vittime come me”.
La condanna
Il commissario di Arcigay Salerno, Francesco Napoli, afferma di aver sentito il 32enne e aver “trovato una persona impaurita e profondamente scossa”.
Durissima la condanna per quanto accaduto: “Questi episodi sono parte di quel clima di violenza e discriminazione che si respira sempre più prepotente nel nostro Paese. Le ripetute esternazioni di stampo omolesbotransfobico che sentiamo ogni giorno dai nostri governanti, contro la comunità lgbtqia+, contro le donne, contro le persone straniere e contro le persone con disabilità, non fanno altro che autorizzare personaggi di questo tipo a tirare fuori la propria rabbia ed il proprio odio nei confronti di persone che ritengono diverse ed inferiori. Tutto questo deve essere fermato – ha proseguito Napoli – abbiamo bisogno che la comunità lgbtqia+ e tutta la cittadinanza salernitana si sveglino ed inizino ad indignarsi”.
Il commissario ha annunciato che presto verrà convocata una assemblea per valutare un’eventuale manifestazione pubblica di solidarietà, e che il comitato salernitano si costituirà parte civile in un eventuale processo.
Intanto, ha concluso Francesco Napoli: “Le istituzioni cittadine battano un colpo, prendano posizione. Ancora oggi siamo senza un presidio di tutela e aggregazione per la comunità lgbtqia+, non riusciamo ad erogare servizi adeguati. La scarsa attenzione al tema dei diritti civili, delle uguaglianze e del contrasto all’odio a sfondo sessuale genera impunità, autorizza chiunque a prendersela con la nostra comunità. Tutto questo è inaccettabile. La politica locale deve iniziare a prendere delle posizioni ad alta voce, senza se e senza ma, ed agire di conseguenza con atti pubblici e amministrativi che proteggano le persone lgbtqia+ in questa città”.
Resta infatti aperta la vicenda della sede di Arcigay Salerno, ancora senza locali. Continua in tanto il lavoro del Comitato Territoriale che attraverso il commissariamento ha avviato una fase pre congressuale che avrà nelle prossime settimane una prima tappa di avvicinamento al Congresso Provinciale.