Tiene alta l’attenzione sulla questione Fornace di Agropoli il consigliere comunale di minoranza Raffaele Pesce. Per il rappresentate del gruppo Liberi e Forti l’antica fabbrica di laterizi, oggi adibita spazio culturale, può e deve essere gestita direttamente dal Comune e non da terzi. Non solo: la decisione su un eventuale affidamento dovrebbe passare attraverso il consiglio comunale.
Fornace di Agropoli: il pensiero di Pesce
Pesce, quindi, contesta la delibera con la quale la Giunta comunale ha disposto la predisposizione di un avviso per manifestazione di interesse al servizio di gestione dell’ex Fornace. Una scelta arrivata dopo confronto nelle commissioni cultura e patrimonio ma non in consiglio comunale, seppur, evidenzia il consigliere Raffaele Pesce, «l’indirizzo politico – amministrativo sulla gestione del demanio e del patrimonio del Comune è prerogativa del Consiglio comunale». Ciò emergerebbe anche dal regolamento approvato dall’Ente nel 2018.
La gestione
Per il consigliere di minoranza, inoltre, l’argomentazione secondo la quale la Fornace non può essere gestita con l’utilizzo di proprio personale se non a scapito di altri servizi di interesse pubblico non è motivata. Al contrario l’Ente «può e deve gestire direttamente la struttura».
Di qui la richiesta di revoca di tutti gli atti.