È giunto il momento di salutare definitivamente le iconiche cabine telefoniche che per decenni hanno caratterizzato le strade delle nostre città. L’avvento dei telefonini ha progressivamente ridotto l’utilizzo di queste postazioni, rendendole obsolete e prive di una reale funzione nell’era moderna.
Nel prossimo futuro, le 16mila postazioni telefoniche pubbliche che un tempo dominavano le strade saranno eliminate in modo progressivo. Questo segna un passo importante verso l’adeguamento alle nuove dinamiche di comunicazione, dove i telefonini sono diventati lo strumento principale per le conversazioni a distanza.
Le eccezioni: cabine telefoniche necessarie
Tuttavia, alcune cabine telefoniche rimarranno in luoghi strategici dove svolgono ancora una funzione sociale imprescindibile. Ospedali, caserme e carceri continueranno a ospitare queste postazioni, riconoscendone l’importanza per situazioni di emergenza o di comunicazione critica. Inoltre, saranno mantenute le cabine telefoniche in luoghi remoti come i rifugi di montagna, dove la copertura della rete mobile non è ancora garantita.
L’Agcom decide: Tim liberata dal servizio pubblico
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha preso questa decisione dopo una consultazione pubblica che ha ottenuto l’ampio consenso di tutti gli operatori del settore. In virtù di questa scelta, Tim non sarà più obbligata a fornire il servizio pubblico delle cabine telefoniche e potrà avviare il processo di smantellamento.
Un addio graduale anche ad Agropoli
L’addio alle cabine telefoniche è già una realtà in diverse comunità. Nel Cilento e in vari comuni, queste postazioni sono state dismesse, segnando un cambiamento irreversibile nell’infrastruttura di comunicazione. Anche ad Agropoli negli ultimi giorni sono comparsi gli avvisi relativi alla rimozione che partirà oggi e si concluderà ad ottobre.