Il Cilento è in lutto per la scomparsa di Francesco Castiello, senatore della Repubblica e figura di spicco del territorio. Castiello si è spento nella notte, per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, a Roma, presso l’ospedale Pertini.
Una vita dedicata al servizio pubblico
Nato nel 1942, Castiello ha dedicato la sua vita al servizio pubblico, ricoprendo ruoli di grande responsabilità sia a livello locale che nazionale.
Ha lavorato in Banca d’Italia dal 1º giugno 1966 fino al 1983: dapprima, quale vincitore di concorso nella carriera direttiva come “Segretario”, poi, dal 1968, a seguito di nuovo concorso, come procuratore. Nel 1983 ha lasciato l’impiego nella banca nazionale, dove aveva raggiunto la qualifica di “Primo avvocato”, per dedicarsi alla carriera di magistrato del Tribunale amministrativo regionale, condotta in vari TAR della Penisola che si è conclusa col pensionamento nel 1995.
Ha svolto anche attività di insegnamento, presso università e istituti di formazione.
Castiello aveva conseguito quattro lauree: giurisprudenza e scienze politiche all’Università di Napoli Federico II, sociologia e filosofia all’Università di Urbino. Ha ricoperto il ruolo di Presidente “Fondazione Grande Lucania Onlus” (ente dal quale si è dimesso lo scorso anno) ed è stato sempre un grande appassionato d’arte promuovendo varie iniziative sul territorio.
È entrato in politica nel 2018, venendo eletto senatore del Movimento 5 Stelle, incarico confermato anche per il successivo quinquennio.
Un senatore appassionato e determinato
In Senato, Francesco Castiello si è distinto per la sua passione e determinazione nel difendere gli interessi del territorio, in particolare su temi quali sanità e mobilità.
Viveva a Vallo della Lucania. Dal 2023 era cittadino onorario di Orria.
Le reazioni
La notizia della morte di Castiello ha suscitato profondo cordoglio nel mondo politico e nella comunità cilentana. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati da colleghi, amici e cittadini che lo hanno stimato e apprezzato.