Il taglio programmato dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Francesco Cembalo, è stato programmato anche ai fini di fare cassa con la vendita del materiale legnoso.
I cittadini hanno fatto sentire la loro voce definendosi, per lo più, contrari al taglio del bosco e organizzando delle pacifiche proteste di piazza.
Gli Ambientalisti sono intervenuti
Sul caso sono intervenuti, nelle scorse settimane, anche alcuni ambientalisti e i rappresentanti della politica nazionale con lo scopo di fare luce sulla questione e per chiedere all’amministrazione comunale se fosse in possesso delle dovute autorizzazione per avviare il disboscamento.
Una domanda su cui si è interrogata anche la Procura della Repubblica di Salerno, intervenuta sulla vicenda, e che ora sta indagando.
Il sostituto procuratore Marinella Guglielmotti ha già disposto il sequestro dell’area e la sospensione dei lavori per il taglio degli alberi e ha iscritto, nel registro degli indagati, tre persone ossia il primo cittadino, Francesco Cembalo, il direttore dei lavori, Giancarlo Eposito e il titolare della ditta incaricata, Giuseppe D’Elia. L’ipotesi di reato è proprio quella del mancato possesso di tutte le autorizzazioni necessarie per procedere all’abbattimento degli alberi.
Il sindaco e le autorizzazioni paesaggistiche
Dinanzi alla notizia, il sindaco Cembalo, si è detto sereno e ha annunciato di procedere con un ricorso confermando, ancora una volta, di avere, contrariamente a quanto imputatogli, tutte le autorizzazioni paesaggistiche necessarie per procedere.
La documentazione in questione è stata già acquisita dai carabinieri forestali di Sicignano degli Alburni incaricati dall’autorità giudiziaria.