La centa della legalità fa bella mostra di sé in questi giorni ad Altavilla Silentina, un paese in festa per la settimana di Sant’Antonio, Santo a cui la popolazione è tanto devota e a cui è attribuito il miracolo del 1799 quando un cannone, con cui il nemico stava tentando di attaccare il popolo altavillese, scoppiò distruggendosi in 13 parti, ancora conservate presso il Convento di San Francesco in cui è ubicata proprio la cappella dedicata a Sant’Antonio.
Ecco la tradizione
La tradizione delle cente, enormi sculture preparate con ceri e fiori di cartapesta da far sfilare in processione, è ben radicata nel Cilento ed è, da tempo immemore, simbolo di devozione.
La centa della legalità è nata grazie al lavoro dei bambini di Altavilla Silentina, iniziato da Erika Di Matteo, persona molto attiva nel sociale.
Sulla centa della legalità spiccano la foto dei due magistrati uccisi dalla mafia Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, le loro frasi celebri e i colori della pace.
L’appuntamento
Un modo per riprendere, dando un messaggio importante, anche il Palio delle Cente che quest’anno ritorna ad Altavilla Silentina nei giorni 17 e 18 giugno. Una tradizione storica, quella del palio, in cui le squadre che rappresentano le frazioni di Altavilla Silentina e il capoluogo si sfidano in gare di corsa a tempo, per le vie del paese, trasportando proprio le cente.
Il commento
“Grazie ai bambini che hanno completato il lavoro iniziato da Erika Di Matteo. Grazie a Padre Arley, a tutto il comitato festa di Sant’Antonio, a Edi Cembalo e ai rappresentanti delle cinque squadre per aver programmato per quest’anno, il 17 e 18 giugno, il Palio delle Cente” ha fatto sapere l’amministrazione comunale guidata da Franco Cembalo, entusiasta per il lavoro svolto dai cittadini.