L’idea di Elon Musk sembra essere accattivante anche per Marc Zuckerberg che intende imporre un pagamento per gli account verificati, al fine di tutelare i singoli utenti dal furto d’identità. Nonostante le premesse di gratuità di questi due social, tra i più utilizzati in tutto il mondo, l’idea di impostare un’opzione di pagamento per gli account che possiederanno la famosa “spunta blu” mira a proteggere i propri utenti da qualsiasi violazione possa avvenire negli account personali.
I dettagli
L’amministratore di Meta ha annunciato che attraverso il rilascio di un documento e il pagamento di una tariffa di 11,99 dollari al mese (14,99 se si è in possesso di un account iOS), si potrà ottenere la spunta blu che sarà corredata da una protezione contro i furti d’identità e da un’assistenza celere, fornendo questa possibilità soltanto a chi ha un’età maggiore ai 18 anni.
Non cambierà nulla, invece per coloro che sono già in possesso di un account verificato. Il banco di prova delle nuove norme del verificato saranno l’Australia e la Nuova Zelanda.
Dopo le critiche mosse contro il CEO di Twitter da parte degli utenti “verificati” del social, ci si aspettano delle reazioni simili, dato anche il prezzo maggiore da pagare per i social di Meta.
Tuttavia, in un momento in cui la Silicon Valley riscontra numerosi problemi di carattere economico, la decisone di Zuckerberg sembra essere ormai quella. Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo si avranno, quindi, le prime reazioni degli abitanti del continente oceanico.
Non si può prevedere, tuttavia, dati gli eventi da poco verificatisi, che le reazioni delle principali figure istituzionali o artistiche, delle celebrities e dei grandi nomi dell’Europa e dell’America sia positiva.