Presunti abusi edilizi nelle aree colpite dall’alluvione ad Agropoli: denunce e diffide della Polizia Municipale

Dopo le alluvioni dello scorso autunno al via le verifiche sul territorio di Agropoli. Partono denunce e sanzioni

Di Ernesto Rocco

Denunce e diffide a proprietari di immobili presenti sul territorio comunale di Agropoli, a cui sono stati contestati abusi edilizi in quanto talune opere risulterebbero realizzate non conformemente alle normative e ai regolamenti in vigore. L’attività della quale è stato incaricato l’ex comandante della Polizia Municipale, Sergio Cauceglia, ha permesso di far partire sette denunce e circa una quindicina di diffide. I controlli sono iniziati anche a seguito delle alluvioni dello scorso anno, al fine di verificare eventuali opere abusive in prossimità di valloni demaniali e canali. Del caso è stata informata anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania.

I controlli della Polizia Municipale

Le prime verifiche hanno riguardato i valloni situati in località Moio e Madonna del Carmine, ma si proseguirà nelle frazioni Frascinelle e Marrota e lungo il percorso dei fiumi Testene e Solofrone.

Un anno fa proprio alcuni affluenti del Testene sono esondati, andando ad allagare vaste aree del territorio con danni a numerose abitazioni. Ora l’obiettivo è accertare la possibile presenza di opere abusive che possano anche aver determinato quegli eventi.

In settimana sono stati eseguiti sopralluoghi da parte di Polizia Municipale e dei Carabinieri che hanno interessato anche immobili di proprietà di volti noti della politica locale.

Le contestazioni

Le indagini dovranno accertare se le opere siano state realizzate regolarmente o vi siano stati abusi totali o parziali sulle costruzioni, se siano stati rispettati i vincoli di legge e se addirittura possano esserci stati interventi che abbiano modificato il corso di valloni e canali.

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