Abusi edilizi a Castellabate, il Parco acquisisce le opere al suo patrimonio. L’iter da parte dell’Ente con sede a Vallo della Lucania si è concluso nei giorni scorsi ed ha avuto inizio questa estate dopo gli accertamenti eseguiti da parte dei Carabinieri Parchi della stazione del comune di Benvenuti al Sud.
Abusi edilizi: le contestazioni
Nel luglio scorso i militari informarono il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni di aver effettuato controlli relativi alla demolizione e ricostruzione di un vecchio manufatto in pietra, nonché la realizzazione di un’area di scavo sul lato sud – est che avrebbe modificato lo stato dei luoghi, nonché un muro di contenimento in cemento armato sul lato sud.
Successivamente lo stesso Reparto dei Carabinieri, facendo seguito ad una richiesta del Parco, ha precisato che il manufatto presentava un volume di circa 350 metri cubi e l’area di scavo di 90 metri cubi. Stando alle contestazioni le opere risulterebbero abusive. Di qui l’ordine di demolizione e ripristino dei luoghi emesso nel novembre scorso.
Il provvedimento
Nonostante l’avviso, però, i carabinieri nei giorni scorsi hanno attestato che “non risulta ottemperato l’ordine demolitorio né è presente agli atti di questo Ufficio istanza volta a chiedere il dissequestro temporaneo finalizzato al ripristino dello stato“.
Di qui il provvedimento del direttore del Parco di acquisizione gratuita al patrimonio dell’Ente delle opere abusive.