Un convegno sull’autonomia differenziata e i servizi pubblici. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Codici e avrà luogo il prossimo 7 ottobre a Vallo della Lucania. Una appuntamento che servirà a trattare un tema di grande attualità e oggetto di dibattito.
“Il Consiglio dei Ministri su proposta del ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli ha approvato il 2 febbraio 2023 il disegno di legge sull’autonomia differenziata nelle regioni a statuto ordinario, in base a cui le regioni possono chiedere allo Stato competenza esclusiva su 23 materie di politiche pubbliche. Insieme alle competenze le regioni possono anche trattenere il gettito fiscale, che non sarebbe più distribuito su base nazionale a seconda delle necessità collettive. Ciò avrà inevitabili ripercussioni sui servizi pubblici, in quanto nelle regioni con maggior gettito fiscale si avranno maggiori risorse disponibili, al contrario di quanto avverrà nelle regioni con minor gettito fiscale”. Così il segretario provinciale di Codici Massimo Carleo.
Autonomia differenziata: il convegno
Il 7 ottobre 2023 alle ore 16.30 a Vallo della Lucania nell’aula consiliare prof. Nicola Rinaldi per parlare del tema sono stati coinvolti rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, giuristi ed esponenti della società civile con differenti sensibilità e ideologie.
L’associazione Codici ha chiesto di intervenire ai parlamentari Franco Mari, Attilio Pierro, Francesco Castiello e Antonio Iannone; ai sindaci Antonio Sansone, Elena Anna Gerardo e Pietro D’Angiolillo; a rappresentanti della società civile e giuristi Franco Maldonato (avvocato), Iolanda Molinaro (vice dirigente IIS E. Cenni e avvocato), Costabile Spinelli (coordinatore politico territoriale), Biagio Tomasco (segretario Nursind-sanità pubblica), Renato Briganti (professore di diritto pubblico università Federico II). L’incontro sarà moderato dal segretario regionale di Codici Campania Giuseppe Ambrosio (avvocato e giornalista).
La mission di Codici
“Codici vuole discutere e approfondire gli effetti dell’autonomia differenziata sui servizi pubblici delle regioni con minor gettito fiscale, per capire in che misura si possono adottare correttivi al disegno di legge al fine di tutelare la giustizia sociale e la coesione nazionale. Attraverso un dibattito informato e costruttivo si possano individuare le giuste proposte, per salvaguardare i livelli attuali dei servizi pubblici nel Mezzogiorno, anche difendendo l’attuale modalità di ripartizione delle risorse nazionali fra le regioni”. Questo il commento che arriva dall’associazione.