A Sanza nascono più maschi. Dal Comune il monito: “fate figli e che siano femmine”

Il numero di maschi supera quello delle femmine in quasi tutte le fasce d'età. C'è da preoccuparsi? "Si" rispondono dall'Ente

Di Ernesto Rocco

Un fenomeno demografico inusuale sta interessando il piccolo comune di Sanza. I dati ufficiali mostrano una netta prevalenza di nascite maschili, un trend che solleva interrogativi sulla dinamica demografica locale e nazionale.

Un paese di maschi

Se si analizzano i dati relativi alla popolazione di Sanza, emerge un quadro piuttosto chiaro: il numero di maschi supera quello delle femmine in quasi tutte le fasce d’età, con un picco significativo tra i più giovani.

A Sanza, il 2022 su una popolazione residente totale di 2396 abitanti, i maschi erano 1227, le femmine 1169. Una situazione addirittura “anomala” se si considerano tutte le fasce d’età. Infatti nella fascia 0-2 anni i maschietti sono 29, le femminucce 14. Nella fascia 3-5 anni i maschi 22 le femmine 20. Nella fascia 12-17 anni i maschi 57 le femmine 47. Nella fascia 18-24 anni i maschi 110 le femmine 97. Nella fascia 25-34 anni i maschi 158 le femmine 134. Nella fascia 35-44 anni i maschi 150 le femmine 122. Nella fascia 55-64 anni i maschi 185 le femmine 170. Bisogna arrivare alla fascia superiore ai 75 anni per trovare il rovesciamento di fronte. Infatti i maschi con oltre 75 anni sono 128 mentre le donne sono molte di più, ossia 173. Non a caso infatti i vedovi totali sono 38 mentre le vedove sono ben 160. Insomma un paesino di maschi dove, nascono pochi bambini e sono perlopiù maschietti e dove vive una popolazione anziana, superiore ai 75 anni fatta di tante vedove. C’è da preoccuparsi? “Si“, dicono dal Comune.

Un problema nazionale

Il caso di Sanza, seppur singolare, riflette un trend più ampio che sta interessando l’Italia e molti altri Paesi occidentali: l’invecchiamento della popolazione e la diminuzione delle nascite.

Il numero crescente di anziani, unito al calo delle nascite, sta mettendo a dura prova il sistema pensionistico e assistenziale, oltre a comportare significative ripercussioni sull’economia e sulla società nel suo complesso.

Di qui l’appello che arriva dal Comune: fate più figli, ma che siano femmine!

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