A San Mango Cilento arriva la statua della Madonna profanata dall’ISIS

La statua ha iniziato il suo pellegrinaggio a giugno ed ora arriva nel Cilento dove resterà fino al 4 settembre

Di Antonella Agresti
A San Mango Cilento arriva la statua della Madonna profanata dall’ISIS

Arriva dalla città di Batnaya, nella Piana di Ninive in Iraq, la statua della Madonna che nell’agosto 2014 fu profanata dai terroristi islamici nel corso di un attentato alla chiesa in cui si trovava.
In quello stesso periodo furono oltre 300 chiese, monasteri e cimiteri ad essere attaccati dall’ISIS e tanti i cristiani ad essere trucidati.
Il prossimo 2 settembre, alle ore 17:00, la Madonna di Batnaya farà tappa nella chiesa Santa Maria degli Eremiti di San Mango Cilento dove rimarrà fino al giorno 4 settembre.

Il messaggio del parroco

Il parroco, don Silvestro Zammarrelli, ha esortato la comunità a partecipare a questo particolare momento di raccoglimento e preghiera. “Sarà un modo per riparare agli oltraggi arrecati alla Vergine e ricordare i tanti cristiani perseguitati e uccisi in diverse parti del mondo” ha dichiarato il sacerdote annunciando l’arrivo dell’effigie.

La Madonna profanata

La statua ha iniziato il suo pellegrinaggio in Italia nel mese di giugno quando è stata accolta in alcune parrocchie dell’arcidiocesi di Milano e sta proseguendo il suo cammino ovunque i parroci ne richiedano la presenza. Ad organizzare l’itinerario della Madonna di Batnaya è stata la onlus Aiuto alla Chiesa che Soffre.

L’intento è quello di rinsaldare il legame tra la comunità cattolica italiana e quella irachena, ma soprattutto farsi portavoce di un messaggio di riconciliazione e perdono.

Sono tantissime le icone sacre mutilate e profanate dai jihadisti; lo scorso 7 marzo durante la Messa officiata da papa Francesco nello stadio iracheno di Erbil venne esposta una statua della Vergine con le mani mozzate ad opera dei terroristi. Molte comunità cristiane hanno scelto di non rimuovere i segni delle profanazioni ad imperitura memoria delle sofferenze e delle brutalità patite.

L’arrivo della Madonna di Batnaya in Italia e in Cilento potrà essere, non solo per i credenti, occasione di profonda riflessione.

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