ll rapporto fra uomo e selvatici è vecchio di millenni ed è più facile da coltivare nelle aree meno antropizzate. Nel territorio del Parco, ad esempio, specialmente di notte, non è raro imbattersi nelle volpi. E sempre di più questi animali si avvicinano all’uomo. Sono tanti i racconti di volpi che, al calare del sole, scendono dai boschi e raggiungono i paesi alla ricerca di cibo. Capita così che con il trascorrere del tempo le volpi diventino sempre più socevoli e meno diffidendi verso l’essere umano.
Tanti i racconti di umani che ricevono quasi sempre alla stessa ora la visita di volpi a cui lanciano qualche pezzo di cibo.
Il rapporto tra le volpi e l’uomo
Protagonista da sempre delle fiabe, è etichettata come scaltra e intelligente. Non è aggressiva, salvo casi eccezionali. E la sua istintiva furbizia la porta normalmente a evitare il contatto con l’essere umano. Quel che da un po’ di tempo accade nel parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni sta tuttavia offuscando questa immagine da cliché.
Avvicinarsi a una volpe e darle del cibo sta diventando un’esperienza che, con un po’ di fortuna e pazienza, ognuno si può regalare.
L’episodio di Sala Consilina
Com’è capitato pochi giorni fa ad una bambina che ha visto apparire nel cortile della sua abitazione una volpe ed ha iniziato a imboccarla con estrema naturalezza sotto lo sguardo dei genitori e di un gatto domestico, impassibile davanti a quella scena.
Finito il lauto pasto l’animale ha lasciato la zona ed è andata via. Quando accaduto dimostra che l’uomo fa sempre meno paura a questi animali selvatici.
I pericoli
Questi comportamenti che sembrano innocui, anzi affettuosi. Ma che rischiano di avere un impatto sull’ecosistema.
Il fenomeno della “volpe confidente“ – così viene definito, e che si verifica in parchi e riserve di contesti fortemente antropizzati può avere delle conseguenze sugli equilibri dell’habitat in cui è inserita: “La volpe, che è onnivora e si nutre sia di carne, piccoli roditori come per esempio i topi, sia di alimenti vegetali come le bacche, può perdere il suo naturale istinto alla predazione”, avvertono gli esperi.