“La fantasia, l’immaginazione, la creatività sono ovunque e generano e strutturano tutto: la lingua che parliamo, gli oggetti che creiamo, la musica che componiamo, i film che realizziamo, il teatro che raccontiamo, le case che abitiamo, i gesti e gli sguardi che ci scambiamo, l’amore che proviamo e che facciamo, la guerra che combattiamo, il mondo che percepiamo attraverso i sensi… La fantasia, l’immaginazione e la creatività sono nelle profonde caverne che dipingiamo, nelle montagne che scaliamo, nel mare che attraversiamo, nel cielo in cui voliamo, nello spazio che esploriamo.” Così scrive nel suo ultimo libro Massimo Gerardo Carrese fantasiologo di professione ovvero studioso degli aspetti scientifici e umanistici, ludici e artistici della fantasia, dell’immaginazione e della creatività.
Il libro
Il Saggiatore ha da pochi giorni pubblicato Il grande libro della fantasia che rappresenta un esercizio finora irrealizzato: fare dei processi creativi una storia da raccontare e una scienza da applicare. Dai Dialoghi di Platone alle opere di Bruno Munari, fino alle sfide dell’intelligenza artificiale, una materia incontenibile come la fantasia si dispiega cominciando con lo studio dei primi sguardi sul mondo e terminando con le tecnologie che annullano i confini tra realtà e finzione.
Massimo Gerardo Carrese, citato anche nella prestigiosa Enciclopedia Treccani Online per il suo lavoro che esercita da oltre vent’anni in ambito universitario, scolastico e sociale, ha all’attivo numerose pubblicazioni e incontri e in questo suo saggio sulla fantasiologia segna le differenze e particolarità filosofiche, storiche, psicologiche, artistiche, pedagogiche che intercorrono tra fantasia, immaginazione e creatività.
La presentazione a Sala Consilina il 20 gennaio è a cura dell’Associazione Ipazia e si svolgerà presso l’Enoteca H2NO (via Giuseppe Mezzacapo 81) mentre a Sapri il 21 gennaio presso il BAM Bottega Artistico Musicale (via Josè Ortega). Gli ingressi sono gratuiti.