«A Roccadaspide il primo caso di cancro resinoso», minoranza chiede opportune verifiche

Lo storico cedro sito all'esterno dell'istituto Marconi di Roccadaspide è seccato in pochi mesi e sarà abbattuto

Di Ernesto Rocco

Circa 1800 euro per l’eradicazione del cedro sito nei pressi della scuola Marconi di Roccadaspide, di recente riaperta. Ad accendere i riflettori sul caso il gruppo di minoranza Direzione Futura. L’albero, in effetti, è di recente seccato, rappresentando un serio pericolo per i bambini e il personale che frequentano lo stesso plesso scolastico e per la fermata BUS adiacente, «dove però al momento non sono state poste in essere limitazioni di accesso».

La perizia dell’agronomo e le contestazioni del gruppo di minoranza

L’agronomo consulente, affidatario esterno del Comune di Roccadaspide, ha ritenuto che la causa è il cancro resinoso che potrebbe portare a “schianti improvvisi”.

«Di questa situazione problematica sarebbe stato necessario informare anche altri Enti potenzialmente interessati, a partire dai Comuni limitrofi, la Comunità Montana, Enti di controllo-prevenzione, che non vengono annoverati nella determina, poiché il fungo che ha colpito il cedrus si trasmette grazie alle spore, trasportate dal vento o da insetti xilofagi, e la montagna, ricca di vegetazione, in linea d’aria è molto vicina – sottolinea Direzione Futura – In teoria, sarebbe stato sufficiente prevedere l’attivazione del servizio fitosanitario prima di ogni scelta».

L’invito

Vista la pericolosità della diffusione di questa malattia «In questa fase, potrebbe essere opportuno intraprendere misure di controllo nei territori limitrofi e porre inoltre la massima attenzione nella procedura di eradicazione e di smaltimento dello stesso cedrus». Infine ai cittadini l’appello del gruppo Direzione Futura è di prestare la massima attenzione.

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