Il futuro dipende dal recupero del passato, dell’immenso patrimonio culturale, antropologico, artistico. È stato questo il senso del primo Cultural Forum Cilento organizzato, nei giorni scorsi, dalla direzione del Festival Pisciott’Arte.
Mettere insieme idee, capacità, ma soprattutto le volontà di chi voglia rilanciare e promuovere il Cilento senza inventarsi nulla di ciò che già esiste ,è immenso e prezioso.
“La prima” al Palazzo Marchesale Pappacoda
Nella splendida cornice del Palazzo Pappacoda, nel centro storico di Pisciotta, si è conclusa una giornata ricca di spunti e di grande interesse per i molteplici convenuti: al debutto del Cultural Forum Cilento, cittadini, associazioni, esperti, artisti, si sono confrontati su alcuni temi e molte idee.
Le idee per il futuro
La parola d’ordine è stata “recupero”. Recuperare non solo i servizi, ma anche i palazzi e gli edifici storici, senza dimenticare di farli rivivere attraverso manifestazioni, iniziative capaci di restituire loro identità, riconoscibilità, vita.
Sarà possibile se si punta al recupero delle proprie radici, della storia, dell’arte, delle tradizioni e della cultura dei luoghi. Recuperare significa anche essere in grado di trasformare, rendere appetibili, fruibili le peculiarità dei posti, dei borghi, puntando a strategie di marketing promozionale mirato, eventi e workshop.
Cultural Forum Cilento
A cura di Chris Torch, Paolo e Francesca Puglia e con la direzione artistica di Festival Pisciott’Arte, Cultural Forum Cilento vuole promuovere una visione diversa di futuro, incentrata sul recupero dell’identità locale e le azioni condivise di associazioni e privati cittadini.
Il fine è quello di costruire una rete di contatti, progetti, azioni e competenze in grado di costruire un altro modo di fare turismo. Puntare ad un turismo culturale significa anche svincolarsi da quello tipicamente stagionale e far rivivere i borghi destinati all’oblio.