A Casaletto Spartano rivive la tradizione de “A Cuccìa”: un viaggio tra storia, sapori e riti propiziatori

Un viaggio tra storia, cultura e gastronomia per scoprire l'autenticità di un territorio unico.

Di Luisa Monaco

Tra le suggestive colline del Cilento, dove storia e natura si intrecciano indissolubilmente, torna a rivivere l’antica tradizione de “A Cuccìa”. Un evento popolare che si svolge ogni anno il 1° Maggio, a Casaletto Spartano, e che affonda le sue radici in riti propiziatori legati alla fertilità e al ciclo delle stagioni.

Un tripudio di sapori e convivialità

Protagonista indiscussa della festa è la “Cuccìa”, una ricca zuppa di legumi e cereali, sapientemente preparata con tredici varietà di legumi donati dagli abitanti del paese. Un piatto simbolo di condivisione e fratellanza, che viene cucinato in grandi pentole posizionate lungo le strade del borgo, per poi essere distribuito gratuitamente ai partecipanti.

Tradizione e spettacolo: un connubio perfetto

La festa de “A Cuccìa” non è solo un’occasione per gustare un piatto tipico della tradizione cilentana, ma anche un momento di aggregazione e di spettacolo. Nel corso della giornata, infatti, si susseguono diverse iniziative che rievocano il passato contadino del borgo. Tra queste, il suggestivo “Gioco del Cascavaddo”, una divertente competizione tra due squadre che si sfidano nel lancio di un “Cascavaddo”, un caciocavallo di legno.

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