Un servizio in più per la comunità di Campora. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio Morrone, infatti, ha chiesto e ottenuto l’attivazione di un nuovo servizio sanitario. Nel centro cilentano arriverà l’infermiere di comunità. In questo modo sarà possibile istituire un centro medico dove, oltre ai servizi già esistenti sul territorio (guardia medica e medico di base) verrà garantita anche la presenza dell’infermiere di comunità.
Il servizio
Nei piccoli centri, soprattutto periferici, l’assistenza medica ha un ruolo fondamentale. Campora dista circa 30 minuti dai presidi ospedalieri. A questo tempo di percorrenza bisogna aggiungere quello che impiegano i mezzi di soccorso provenienti da Vallo della Lucania per raggiungere il territorio.
Eppure in talune circostanze la tempistica degli interventi di soccorso assume fondamentale rilievo.
Ecco perché incrementare i servizi medici è fondamentale nelle aree periferiche.
«Nei nostri paesi abbiamo problemi anche a trovare il medico di base e in questo modo si sopperisce per alcuni giorni a settimana alla necessità di assistenza medica», fa sapere il primo cittadino.
Chi è l’infermiere di comunità
L’infermiere di comunità è una figura nuova, introdotta lo scorso anno con il Decreto Rilancio che ne ha introdotto quasi 10mila unità.
Opera sul territorio, a seconda dei modelli organizzativi regionali. Diffonde e sostiene una cultura di Prevenzione e Promozione di corretti stili di vita, si attiva per l’intercettazione precoce dei bisogni e la loro soluzione.
Garantisce una presenza continuativa e proattiva nell’area/ambito comunità di riferimento. Fornisce prestazioni dirette sulle persone assistite qualora necessarie e si attiva per facilitare e monitorare percorsi di presa in carico e di continuità assistenziale. Tutto ciò in forte integrazione con le altre figure professionali del territorio, in modo da rispondere ai diversi bisogni espressi nei contesti in cui lavora.
In passato già altri comuni hanno fatto richiesta dell’infermiere di comunità.