A Camerota saranno attivate borse lavoro a sostegno delle «fasce deboli»

Il comune di Camerota intende avviare degli avvisi pubblici per l'attivazione di borse lavoro per le cosiddette "fasce deboli"

Di Angela Bonora

Il comune di Camerota pronto a pubblicare un avviso pubblico per l’attivazione di borse lavoro. Nello specifico saranno organizzati dei progetti con l’impiego di personale in condizioni di disagio economico e di persone con disabilità per l’inserimento al lavoro presso attività commerciali e associazioni comunali. I progetti lavorativi e di formazione saranno scelti attraverso un concorso di idee promosso allo stesso tempo dal Comune.

Le finalità

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mario Salvatore Scarpitta, in questo modo punta a dare l’opportunità alle persone in difficoltà di sperimentare, in un ambiente agevolato, le proprie capacità spendibili nel mondo del lavoro, favorendo la formazione e l’indipendenza professionale in attesa di un inserimento lavorativo permanente. Inoltre sarà garantito un compenso a chi è senza reddito.

Il commento

Le richieste di supporto da parte di famiglie aventi nel proprio nucleo persone disabili che hanno bisogno di avere gratificazioni lavorative, indipendenza economica e autonomia sono numerose” – fanno sapere da palazzo di città – “anche l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha determinato preoccupanti condizioni economiche e sociali nei nuclei familiari composte da persone con fragilità”.

Che cos’è la borsa lavoro e come funziona

La borsa lavoro è un’esperienza formativa per facilitare, attraverso un lavoro pratico l’inserimento nel mercato del lavoro di persone appartenenti alle cosiddette “fasce deboli”, che in cambio dell’attività prestata ricevono “una borsa”, cioè un compenso. Oggi, infatti, è diventato sempre più difficile riuscire a trovare un lavoro, cosa che risulta ancora più difficile per le persone più svantaggiate.

Questa esperienza lavorativa non costituisce un rapporto di lavoro dipendente con l’azienda o il soggetto che ospiterà il borsista, infatti il lavoratore viene retribuito da chi eroga la “borsa”. “Le borse” possono essere erogate dal comune o da altri enti pubblici.

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