Aumenta la paura tra i residenti di Eboli. Aumenta la protesta, dal centro cittadino alle zone periferiche. Gli ultimi incresciosi fatti di cronaca che si sono registrati in città hanno fatto nuovamente scattare l’allarme sicurezza.
Gli ultimi episodi
Nella centralissima piazza Porta Dogana l’altra sera è stato dato alle fiamme un ombrellone di proprietà di un ristorante locale. Le fiamme hanno lambito i tessuti e in pochi minuti la struttura è diventata inutilizzabile.
Davanti all’ennesimo episodio delinquenziale anche i volontari dell’oratorio San Francesco Anspi e della Parrocchia Santa Maria del Carmine hanno espresso totale solidarietà ai gestori del ristorante per il brutto episodio vandalico.
La rabbia della comunità parrocchiale
«Quando la parte operosa e onesta di una comunità viene ferita, certi colpi bassi ed ingiustificabili ledono le cose ma anche le persone, minando la loro voglia di proseguire su un cammino fatto di lavoro ed entusiasmo, teso a creare bellezza condivisa, è allora necessario che ci si unisca. Che si faccia fronte comune. Che si dimostri a quell’ “altra parte” che noi siamo di più, che siamo più forti, perché siamo insieme», è il coro che si leva dalla comunità parrocchiale.
Intanto, non va certo meglio in ospedale, una struttura che dovrebbe essere presidio di sanità ma anche di legalità. Vittima dell’ennesimo furto questa volta il dottore Damiano Capaccio a cui hanno portato via il portafogli con contati, carte di credito e documenti mentre lui era impegnato nelle sue prestazioni sanitarie e nelle funzioni di medico primario.
Gli ebolitani alzano la voce. Chiedono di rivedere le politiche della sicurezza in Città e di potenziare i controlli anche attraverso la messa in funzione del sistema di videosorveglianza cavallo di battaglia dell’amministrazione comunale.