San Mauro La Bruca, un’isola verde nel cuore del Parco
La Storia di San mauro La Bruca.
Il toponimo del comune si ricollega senza dubbio al nome del santo, al quale era dedicata un’edicola venerata fin dall’Alto Medioevo lungo il pendio del monte dei Monaci. L’appellativo “la Bruca” sembra riferirsi invece, secondo Finamore, a un bosco della zona. La prima notizia sicura sul paese risale al XIII secolo: sappiamo infatti che il 26 agosto 1279, Rodio e San Mauro, appartenenti al baliaggio di Sant’Eufemia, vennero dati in fitto a Giovanni De Bono di Gaeta.
Cosa Visitare a San Mauro La Bruca.
Importante la Chiesa di Sant’Eufemia, della “Religione di Malta”. L’edificio ospita le reliquie di Sant’Eufemia e di San Mauro, oltre a statue raffiguranti il Cristo, San Michele Arcangelo, la Vergine del Carmine, la Madonna del Rosario, San Vincenzo Ferreri, Sant’Antonio di Padova e la stessa Sant’Eufemia. Tra i dipinti, va ricordata una tela raffigurante San Rocco. Da notare sono inoltre gli affreschi di arte popolare incentrati sulla Vita di Sant’Eufemia. Interessanti sono anche le statue fittili della Vergine delle Grazie e di San Costantino, a cui un tempo erano dedicate due cappelle nell’abitato.
Di un certo interesse è anche la Chiesa di San Nazario, legata a un antico monastero italo-greco al quale sono stati aggiunti nuovi locali. San Nilo vestì qui l’abito talare.
Il comune di San Mauro La Bruca ha magnifici paesaggi immersi nel verde che si estendono da una catena collinare fino alla vallata del Lambro. Il territorio è ricoperto di castagni, querceti e tanta macchia mediterranea. Non mancano coltivazioni di ulivi, alberi da frutta, vigne, ed ortaggi.