Tutto pronto per la XX edizione del Festival degli Antichi Suoni. Il ventesimo anno della Festa popolare più attesa del Cilento, nella culla della musica popolare cilentana, Novi Velia, ha come tema il confronto dei canti devozionali tra l’area del Gelbison, l’area del Pollino e l’area Vesuviana. Tre giornate ricche di appuntamenti con il suono in tutte le espressioni: dal canto, alla danza, agli strumenti, con i laboratori stabili di zampogna cilentana, canti devozionali di antica tradizione, tarantella calabrese con Ciccio Nucera, Tarantella Pasturale Basilicata con Francesca Lufrano, workshop con Luca Rossi, tammurriata Avvocata con Antonio O’ Lione Matrone, Tarantella cilentana stile Monte Stella con Emma Mutalipassi.
Grandi nomi della musica e portatori della tradizione dei suoni del Mediterraneo: le zampogne di Ciullo, Kiepò, Coros Mediterraneo, nonché Eugenio Bennato, Ars Nova, Marcelo Colasurdo, Luca Rossi. Un percorso attraverso tutte la simbologia culturale della tradizione popolare attraverso i suoni, un viaggio che illustrerà in un convegno il paesologo Franco Arminio con l’antropologo Sinatore.
Il direttore Artistico Ettore De Lorenzo con l’amministrazione comunale e l’associazione che ne cura l’organizzazione da due anni , “Nascette a Novi”, persegue lo scopo di dare un taglio sempre più riconducibile all’essenza primordiale del Festival, quello culturale che lega l’identità dei popoli ai suoni che tramandano e alle contaminazioni che ne derivano. Il Festival si apre con una conferenza stampa e la parata degli Sbandieratori di Cava De’ Tirreni il 29 Agosto presso il Convento dei Clestini.