Ai coreani piace sempre di più il Cilento. Lo scorso 2 agosto, nella sede del Comune di Capaccio Paestum, in occasione della visita alla Provincia di Salerno della delegazione della città di Namyangju, importante città della Corea del Sud, sede di siti UNESCO e membro della rete internazionale ‘Città Slow’, è stato firmato un MOU (memorandum of understanding) tra questa importante città (rappresentata da un funzionario del Sindaco Cho Kwang han) con il Comune di Capaccio-Paestum (rappresentato dalla Vice Sindaco Maria Antonietta Di Filippo e dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Mariarosaria Picariello), con il Parco Archeologico di Paestum (rappresentato dal Direttore Gabriel Zuchtriegel), con il Comune di Stio (rappresentato dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Massimo Trotta), con la scuola IPSAR Piranesi (rappresentata dalla Dirigente Scolastica Loredana Nicoletti) e con l’Associazione Sapere Mediterraneo (rappresentata dal Vice Presidente Francesco Scianni).
L’obbiettivo è di rafforzare e incrementare i rapporti tra i due territori in tutte le sue forme culturali, sociali e promozionali, in particolare promuovere la cultura e la tradizione che nel Cilento è fortemente radicata e presente sia materialmente che immaterialmente, vedi la famosa Dieta Mediterranea, i siti UNESCO espressione di tale cultura, le bellezze naturali e paesaggistiche ammirate ed apprezzate da tutto il mondo, i prodotti di eccellenza agroalimentari ed enogastronomici tipici ed esclusivi.
I rapporti tra i due territori, attivi già dal 2016, anno in cui la Provincia di Salerno, Vice Presidente Carmelo Stanziola, è stata gemellata con la città di Namyangju. Secondo i promotori e coordinatori del gemellaggio e delle iniziative, l’Arch. Francesco Scianni, il Prof. Massimo Trotta, e il Prof. Lee Kichul, la strategia migliore per promuovere e sensibilizzare lo scambio, la contaminazione delle culture, dei saperi e delle tradizioni locali è quella, sempre sotto l’egida delle istituzioni, di lavorare con gli studenti, sia coreani che italiani, sicuramente i migliori ambasciatori. Esempio concreto e tangibile è stata, proprio in occasione di tale visita, la partecipazione di tutta la delegazione coreana (composta da politici, funzionari comunali e studenti) nel mattino, al Piranesi, alle lezioni sulla conoscenza e l’uso in cucina dei prodotti enogastronomici ed agroalimentari tipici cilentani (pasta, olio, formaggi, mozzarella, etc.) mentre nel pomeriggio ad una passeggiata nel Cilento, sia in siti culturali come il Parco archeologico di Paestum (scavi e museo), delegazione ricevuta direttamente dal Direttore Gabriel Zuchtriegel, Elea/Velia, etc., sia in posti di indiscusso fascino paesaggistico come la stazione metereologica di Capo Palinuro con il suo panorama mozzafiato, l’oasi WWF di Morigerati.
La delegazione coreana ha visitato anche alcuni borghi cilentani come Stio, che fa parte della rete Città Slow international, eletto a residenza per tutto il periodo della sua permanenza, dove, oltre a visitare il famoso museo di arte contemporanea Antonio Trotta, tanto apprezzato dalla delegazione, ha perfettamente interagito con la comunità locale, soprattutto i giovani, arrivando a disputare, con i giovani stiesi, vere sfide agonistiche a calcetto.