E’ stato recuperato il corpo di Simon Gautier, lo studente francese morto durante un’escursione che da Policastro lo avrebbe dovuto portare fino a Napoli (leggi qui). Il suo viaggio non è mai giunto a compimento poiché mentre era in località Belvedere di Ciolandrea, a San Giovanni a Piro, è precipitato in un dirupo, probabilmente dopo aver perso il sentiero principale. Intorno alle 9 di mattina di venerdì 9 agosto ha allertato i soccorsi che però non sono riusciti a localizzarlo.
Dopo nove giorni il ritrovamento del cadavere da parte degli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico che partecipavano alle ricerche. Questa mattina il recupero del corpo, trasportato con un gommone al porto di Policastro e da qui all’obitorio dell’ospedale di Sapri.
La Procura ha disposto l’autopsia per comprendere come e quando sia morto Simon Gautier. C’è chi pensa possa essere deceduto poco dopo la caduta e chi, invece, che il decesso sia dovuto agli stenti, alle condizioni climatiche e all’assenza di viveri. Il fatto che il telefono fosse rimasto acceso fino alle 18 ma che i soccorritori non abbiano avuto alcuna risposta dopo la sua prima telefonata, lascia propendere per la prima ipotesi.
Sul caso è stata aperta un’inchiesta che dovrà accertare anche eventuali responsabilità, come accusano i familiari di Simon Gautier e la stampa francese. Una volta completate le procedure la salma sarà restituita ai familiari e ritornerà in Francia. “Con grande tristezza apprendo che il corpo di Simon Gautier è stato trovato senza vita in Italia esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari. Ringrazio le autorità italiane che si sono mobilitate per trovarlo. Il Centro di crisi e di sostegno del Ministero degli Affari europei ed esteri e la nostra Ambasciata a Roma rimangono a disposizione dei familiari per continuare a sostenerli” queste le parole del ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian.