«Alle 17 avevamo perso tutte le speranze, poi abbiamo fatto un briefing, abbiamo ripreso le ricerche e purtroppo abbiamo ritrovato Simon privo di vita». A parlare alcuni componenti della squadra di ricerca che insieme al Soccorso Alpino e Speleologico hanno rinvenuto il cadavere.
Simon Gautier era in un dirupo a margine di un sentiero, nei pressi di Ciolandrea, nel Comune di San Giovanni a Piro. «Avevamo sorvolato quella zona con il drone senza riuscire a vedere nulla», spiega uno dei volontari. Poi nel tardo pomeriggio un segnale: delle cornacchie si sono improvvisamente alzate in volo e i soccorritori si sono insospettiti; infine, simulando una chiamata si è notato che il cellulare si agganciava sulla stessa cella a cui si era collegato il telefono del disperso quando è stata effettuata l’ultima chiamata.
Gli uomini del soccorso alpino, quindi, si sono calati nel dirupo. Simon era lì, la salma avvolta da un telo che forse aveva utilizzato per proteggersi dal freddo della notte; ai suoi piedi lo zainetto. Il suo corpo era privo di vita.
«Per tutti noi che abbiamo partecipato alle ricerche è stata una sconfitta», dicono i soccorritori. Il cadavere era integro, smentita l’ipotesi che possa essere stato attaccato da qualche animale selvatico. Al momento sono in corso le operazioni di recupero. Sul caso è stata aperta un’inchiesta: le indagini stabiliranno come è morto Simon e se vi sono stati ritardi nei soccorsi.