La morte di Biagio, appena 15enne, è solo l’ultima delle tragedie registrate nel mare cilentano. Da Paestum a Sapri un lungo elenco di morti. Ragazzini travolti dalle onde alte, trascinati dalle corrente. Anziani colti da malori a pochi passo dalla spiaggia.
Solo una decina di giorni fa la tragedia tra Caprioli nel comune di Pisciotta e Palinuro, un uomo di 84 anni perse la vita mentre nuotava. Un improvviso malore che non ha lasciato scampo allo sfortunato anziano. Il corpo dell’uomo fu avvistato in mare da alcuni bagnini presenti lungo la spiaggia in località Capo D’Arena. Un dramma consumatosi in pochi minuti dinanzi agli occhi della moglie e che era sulla spiaggia e dei tanti presenti sul litorale cilentano.
Lo scorso anno a poca distanza sulla spiaggia delle Saline perse la vita a causa del mare mosso un ragazzo, Pasquale Lettieri, di Rofrano. Il ragazzo stava facendo il bagno con un amico quando fu travolto dalle onde. La tragedia avvenuta in pochi pochi minuti sulla spiaggia libera.
Il corpo di Pasquale Lettieri solo di qualche anno più grande di Biagio fu risucchiato dalle onde in pochi istanti. Il ragazzo provò a chiedere aiuto, alzó le mani verso il cielo. Un bagnino si gettò in mare per aiutarlo ma per il 20enne non ci fu nulla da fare. Come Biagio fu inghiottito dal mare. Il corpo fu recuperato solo dopo diverse ore di ricerche. L’amico riuscì miracolosamente a salvarsi ma per lui non ci fu nulla da fare.
Qualche anno fa sulla stessa spiaggia delle Salone a Palinuro altra tragedia. A perdere la vita l’avvocato Giuseppe Palladino di Sala Consilina. Il professionista si tuffò in mare per aiutare un gruppo di una decina di persone in difficoltà fra loro alcuni ragazzi che facevano il bagno nonostante il mare mosso e nonostante le bandiere rosse esposte sulla spiaggia indicassero il divieto di balneazione. Una volta in acqua, Paladino riuscì ad aiutare uno dei giovani del gruppo ma fu poi travolto dalle onde e dalla corrente violenta, finendo annegato. Intercettato da uno dei soccorritori che nel frattempo erano riusciti a riportare a riva gli altri bagnanti, per il professionista non ci fu nulla da fare. Perse la vita sotto gli occhi della moglie incinta e del primo figlio che erano in spiaggia.
Nel 2017 altra tragedia a Castellabate. Un 51enne di Nocera Inferiore perse la vita dopo essersi tuffato in soccorso della figlia all’epoca sedicenne, in difficoltà a causa delle condizioni delle acqua. L’uomo perse la vita dopo essersi tuffato in soccorso della giovane. La ragazza fu tratta in salvo da alcune persone presenti sul posto, ma per il padre non ci fu nulla da fare. Nelle operazioni di recupero rimasero feriti tre militari.
Una lunga scia di morti nel mare cilentano che ci riporta anche a quanto accaduto nel 2008 ad Ascea. Un 72enne morì annegato mentre faceva il bagno a mare. A perdere la vita un turista milanese in vacanza sulla costa Cilentana. Il corpo dell’uomo fu ritrovato in acqua dal personale di un villaggio turistico a poche centinaia di metri dal punto in cui si era tuffato. Al ritrovamento era presente anche la moglie che era in spiaggia con lui.