“Una storia senza fine quella degli sperperi e delle anomalie nella ASL di Salerno, preoccupata più a proteggere amici che ai bisogni dell’utenza”, lo fanno sapere dalla FISI Sanità.
“E’ da gennaio scorso che aspettiamo che la ASL si decida a far rientrare circa 270 operatori Infermieri e OSS (senza contare il personale Medico) alle proprie mansioni.” Dichiara Rolando Scotillo segretario della FSI USAE “qualche Direttore Sanitario, in qualche caso, ha dichiarato il falso in merito al personale “imboscato” e la ASL pur promettendo di effettuare controlli su queste dichiarazioni e di far rientrare il personale alle proprie mansioni nel più breve tempo possibile, fino ad ora nulla ha fatto. È semplicemente scandaloso se si pensa che le attività sanitarie potrebbero essere ridotte nel periodo estivo per carenza di personale.”
La situazione peggiora se – secondo il sindacato – parliamo di servizi esternalizzati, ovvero gestiti da cooperative e da società esterne per conto della ASL, infatti sperpero ed anomalie si assommano a costi elevati del servizio ed a personale pubblico posto in esubero per far spazio a ditte esterne. “È questo il caso dell’appalto sul multiservizio tecnologico, costo € 58.244.319,86, e che per diversi mesi ha costretto operatori addetti alla manutenzione della ASL ad essere confinati a far nulla in attesa di una altra eventuale collocazione, che per diverse decine di operatori ancora non c’è”, evidenziano i sindacalisti.
E ancora: “E che dire dell’appalto su pulizie ed ausiliariato, costo circa 200.000.000 di €, dove aleggia il rischio di intermediazione di manodopera in quanto l’appaltatore non svolge alcun servizio ‘diverso’ da una mera attività di ausilio collaborativo al personale dipendente della ASL, ma a costi molto più alti ed a condizioni , per i lavoratori, peggiori di paga: basti pensare che una appalto del genere sviluppa 35 milioni di euro di IVA che si potrebbero evitare ed un costo pari al doppio del necessario rispetto ad una internalizzazione del servizio. L’unica spiegazione logica a giustificazione di detta scelta è la libertà di assunzione di personale senza regole che hanno queste ditte e che portano un alto rischio di corruzione e corruttela”.
“Non dimentichiamo le numerose indagini che sono in essere su varie “parentopoli” succedutesi in questi anni che, per la lentezza della Magistratura, stanno continuando senza freni e senza vergogna” continua Rolando Scotillo. “Ma ora basta! Si torni ad avere regole e soprattutto basta giocare sulla pelle dell’utenza e dei dipendenti con i soldi pubblici. Abbiamo informato il Ministero della Salute ed abbiamo allertato il Prefetto di Salerno sulle possibili infiltrazioni, ci aspettiamo che queste esternalizzazioni vengano bloccate e che venga finalmente stabilito il fabbisogno di personale necessario senza imbrogli e senza nascondere personale: che l’ASL di SALERNO torni a fare l’Azienda e non faccia politica e soprattutto eviti la precarizzazione delle condizioni di lavoro del personale. Abbiamo indetto lo stato di agitazione e stiamo già pensando a manifestare pubblicamente il nostro dissenso”, conclude il sindacalista.