Si è tenuta ieri pomeriggio presso la sala consiliare del Comune di Camerota, un riunione tra cittadini, amministrazione e Soprintendenza per quel che concerne i recenti ritrovamenti avvenuti in Piazza Castello e i lavori di rifacimento della stessa.
Soddisfatti i membri del Comitato Civico “Camerota Insieme”, dopo le ultime “polemiche” sollevate.
In una nota si legge: “Noi del Comitato Civico siamo soddisfatti per l’ottimo risultato ottenuto. La sala era strapiena di cittadini ed associazioni, desiderosi di manifestare il proprio interesse su quelle che sarebbero state le sorti di P.zza Castello e Camerota tutta. L’incontro è iniziato con delle bellissime slide elaborate dall’archeologo Pietro Toro che, riportavano tale denominazione: “Rinvenimenti Archeologici”. Di lì, un susseguirsi continuo di immagini ravvicinate, davvero suggestive ed interessanti. La presenza di tutti i ritrovamenti, tra cui anche una moneta datata 1516-1519, ha un SENSO, come spiegato dalla stessa Soprintendenza. Ad esempio, la presenza degli ossari in quella stessa area, rafforzata dal ritrovamento di un orecchino, potrebbe suggerire che gli stessi, venivano utilizzati dalle persone più facoltose, solite, a seppellire i propri defunti coprendoli di gioielli ed oggetti preziosi. Gli ambienti antistanti al Castello erano, invece, dedicati alla produzione, e questo spiegherebbe la presenza dei palmenti: vasche particolarmente all’avanguardia, che servivano alla lavorazione dell’olio. Tutti questi ambienti, sono collegati da scale, archi e porte tutt’ora visibili, le cui pareti necessiterebbero di ulteriori scavi di carattere archeologico. Ciò significa, esattamente come dichiarato dalla Soprintendenza che, i ritrovamenti hanno UN’IMPORTANZA NOTEVOLE, unitamente al Castello, che per la sua stessa datazione e conformazione è uno tra i Castelli più suggestivi. Ovviamente, alla parte politica è demandato il compito di reperire le risorse economiche necessarie a garantire, sia la prosecuzione degli scavi (che riguarderebbero solo la zona adiacente al fossato), che la valorizzazione definitiva dei rinvenimenti. Ecco perché, si procederà ad un momentaneo reinterro (termine definito improprio dalla Soprintendenza), che sarà realizzato con materiali facilmente asportabili, ai fini della tutela e salvaguardia di ciò che è stato rinvenuto e che durerà per tutto il tempo occorrente al reperimento delle suindicate risorse. L’assessore alla cultura Teresa Esposito ha inoltre dichiarato di voler procedere con la valorizzazione e la riscoperta dei locali sotterranei del Castello e dei “famosi” cunicoli a cui essi sono collegati. Il sindaco, il Vicesindaco e l’assessore alla cultura si sono, dunque, pubblicamente impegnati a reperire i fondi economici necessari ed indispensabili, e a lavorare costantemente “gomito a gomito”con la Soprintendenza, per pervenire a questo favoloso risultato”.
Dal canto nostro – concludono dal Comitato Civico – ci auguriamo di potervi giungere, in tempi non troppo lunghi, ricordando all’attuale amministrazione che ha in mano una GRANDE OPPORTUNITÀ: quella di essere ricordata, nel tempo, per aver saputo individuare una grande risorsa ed averle saputo attribuire il giusto valore. Speriamo, non se la lasci sfuggire”.