AGROPOLI. La morte di Isa Russo, la donna investita all’incrocio tra via Pio X e via Cristoforo Colombo, continua a far discutere. Teresa Astone, rappresentante dell’Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada e Progetti per Deby Onlus, punta il dito su segnaletica stradale e manutenzione. Astone richiama proprio un articolo della normativa su apposizione e manutenzione della segnaletica stradale che recita: La segnaletica stradale deve essere sempre mantenuta in perfetta efficienza da parte degli enti o esercenti obbligati alla sua posa in opera.
“Questo dettato è ignorato dal Comune di Agropoli – accusa – le strisce bianche stradali, utili ai pedoni per attraversare la strada in sicurezza, sono sbiadite, quasi invisibili, specialmente di sera, ma nonostante ciò non si interviene per fare la dovuta manutenzione.
Di stop neanche a parlarne. Davanti alla casa comunale stendiamo un velo pietoso.
La situazione ha provocato una diseducazione da parte degli automobilisti, i quali in assenza della segnaletica non usano più fermarsi per dare la precedenza ai pedoni che hanno l’esigenza di attraversare la strada”.
Teresa Astone prosegue: “E’ bastato transitare sul lungomare San Marco, strada centrale e ad alta densità automobilistica, per rendersi conto della quasi invisibilità delle strisce bianche; si passa a via Risorgimento per notarne del tutto l’assenza”.
Di qui l’asupicio che il comune intervenga considerato che parte dei proventi multe per violazioni del codice della strada vanno investite in sicurezza e manutenzione per legge.
“Tempo fa era consuetudine che nei giorni precedenti ai grandi eventi si rifacesse il look alla città”, dice Astone che poi conclude: “Le linee blu (parcheggi a pagamento) sono così ben delineate, tanto evidenti all’occhio umano, mentre le altre no”.