“A distanza di circa un mese dalla sciagurata interrogazione a risposta scritta del Gruppo consiliare regionale dei 5 Stelle sul DEA di I° livello Eboli – Battipaglia – Roccadaspide, indirizzata al Presidente della Giunta Regionale della Campania, On. De Luca, si registra un inaccettabile silenzio di quelli che si spacciavano per strenui difensori dell’Ospedale di Roccadaspide, quelli che volevano fare la rivoluzione, ovviamente a chiacchiere: comitati, gruppo consiliare di minoranza del comune di Roccadaspide, amazzoni di varia specie e sciacalli dell’ultim’ora”.
Esordisce così il vicesindaco rocchese Girolamo Auricchio riferendosi ad un’interrogazione presentata in Regione dai consiglieri pentastellati. Auricchio non esita a replicare verso chi sminuisce l’ospedale della Valle del Calore ed a parlare di “un attacco violento e grave, che arriva naturalmente da chi non capisce nulla di sanità e meno ancora di gestione della cosa pubblica, ma che tuttavia si spaccia per interprete del cambiamento, del rinnovamento, nessuna voce si è levata di cosiddetti difensori, che di fronte ad una interrogazione, dove vengono riferite cose gravissime e soprattutto molto dannose per il nostro P.O., ovviamente false e infamanti, nessuna parola hanno detto, nessun sussulto, nessuna indignazione hanno manifestato”.
Sotto accusa una parte dell’interrogazione quando si dice che: “I PP.OO. di Eboli Battipaglia e Roccadaspide conservano le funzioni di Pronto Soccorso, cosicché la Macroarea vede complessivamente un anomalo eccesso di punti di accesso alla rete dell’emergenza (il Piano ne consentiva 15 ma in realtà sono ben 19….)”.
“Ritengono, cioè, che quello che viene riferito nell’interrogazione sia giusto, che cioè vi sia una anomala presenza di Pronto soccorso, tra cui quello di Roccadaspide, che dunque per riportare tutto alla normalità dovrebbe essere chiuso”, attacca Auricchio.
Poi prosegue citando un altro pezzo dell’interrogazione: ”Il destino del Presidio di Roccadaspide è di controversa interpretazione (ospedale di comunità o punto di accesso alla rete di emergenza) e comunque resta dotato di chirurgia generale, medicina generale, ortopedia e riabilitazione. In assenza di una scelta palese l’ospedale sta di fatto vedendo un decremento della domanda e di conseguenza delle risorse. C’è dunque una ridondante duplicazione di funzioni delle UU.OO.”.
“Naturalmente, ancora una volta, una bugia – replica il vicesindaco di Roccadaspide – La classificazione del P.O. di Roccadaspide è finalmente chiara: lo ha stabilito dapprima il DCA n. 8/18 del 01/02/2018 e, successivamente, il DCA n. 103 del 28.12/2018, del Commissario straordinario On.le Vincenzo De Luca, entrambi approvati ai sensi del D.M. 70/2015. L’Ospedale di Roccadaspide è DEA di 1° livello insieme a Eboli e Battipaglia, ed è sede di pronto soccorso, con tutti i servizi annessi; è dotato dei reparti di chirurgia generale, medicina generale, ortopedia, riabilitazione, terapia intensiva e 4 posti di osservazione breve, e, inoltre, conserva i reparti di Cardiologia, UTIC e Lungodegenza. Il tutto ratificato dal Ministero della Salute e dell’Economia del vigente Governo.Ma oltre a questo è stata prevista l’attivazione anche di un Ospedale di Comunità, con ulteriori 10 posti letto, già finanziato dalla Regione Campania per un importo di euro 1.000.000,00, la cui progettazione è attualmente in corso.Ed altri servizi sanitari saranno attivati perché già concordati con il Commissario straordinario dell’ASL di Salerno. Questa è la verità”.
“So bene, lo sappiamo tutti, che la battaglia per la difesa del nostro P.O. non passerà mai per il contributo di questi apparenti difensori locali, che hanno dimostrato fin qui di essere solo avventurieri e sciacalli, incompetenti e in mala fede, perché accecati solo dall’odio vero l’amministrazione comunale, perché animati solo da miseri interessi di partito, di bottega, personali, perché sono persone che mai nulla hanno dato per lo sviluppo e la crescita della nostra Comunità, del nostro Paese – conclude – Lo sapevamo e lo sappiamo. E proprio perché lo sappiamo, continueremo con ogni forza a difendere il nostro ospedale, a batterci per potenziarlo (perché dovrà essere potenziato), a tutelare gli interessi generali deli nostri concittadini, e a difendere le nostre ragioni, anche combattendo contro questi sciacalli”.