AGROPOLI. Non ce l’ha fatta Francesco Bottiglieri, il 70 originario di Brindisi ma residente a Torre del Greco, colto da malore nell’intervallo della finale playoff Agropoli – Brindisi. L’anziano, come anticipato ieri (leggi qui), è deceduto all’ospedale di Eboli dove era ricoverato in gravissime condizioni. La tragedia si è consumata domenica, intorno alle 16.30, quando le squadre erano appena rientrate negli spogliatoi dopo un primo tempo combattutissimo e carico di tensione.
Il 70enne pugliese si è improvvisamente accasciato sui gradoni della tribuna Margiotta. Gli altri tifosi presenti hanno immediatamente richiamato l’attenzione dei sanitari e delle forze dell’ordine. Qualcuno lì presente ha tentato un primo soccorso, ma senza riuscire a rianimarlo. Sul posto, quindi, sono arrivate due ambulanze, I soccorritori, muniti di defibrillatore, hanno tentato di far ripartire il cuore del malcapitato. Sono stati attimi concitati, vissuti con profonda angoscia anche dai tifosi locali. Dopo un po’, però, sembrava che le condizioni di Bottiglieri fossero migliorate. Immediato il trasferimento all’ospedale di Eboli dove però, in serata, è deceduto.
Bottiglieri, benché lontano da Brindisi seguiva la squadra con fede incrollabile. Aveva partecipato a mille trasferte e domenica aveva sfidato anche il sole e la temperatura vicina ai 30 gradi per assistere al match. Il suo cuore, però, questa volta non ha retto. Grande rammarico ieri a Brindisi come ad Agropoli quando la notizia si è diffusa.
Nel centro cilentano, al dolore si è accompagnata la rabbia considerato che proprio vicino lo stadio “Guariglia” c’è l’ospedale civile. Eppure le ambulanze hanno dovuto dirottare su Eboli: benché dotato di pronto soccorso, infatti, il nosocomio agropolese è fuori dalla rete dell’emergenza, nonostante in tanti chiedano la sua riapertura ad oggi ben poco è stato fatto. Resta quindi il solito interrogativo: con l’ospedale aperto la vita del tifoso poteva essere salvata?
In molti dopo la tragedia sono tornati a polemizzare sul caso e c’è chi ha anche avviato una raccolta firmeda inviare al Ministro alla Sanità Giulia Grillo. A quest’ultima si chiede un intervento per il nosocomio cilentano.
“Agropoli, la più grande cittadina del Cilento, ha un ospedale nuovo in posizione strategica che è stato chiuso per ragioni puramente politiche – si legge nella petizione – Dalla data di chiusura sono morte già diverse persone, l’ultima ieri (9 giugno) a pochi metri dall’ospedale. Basta rimanere in silenzio! Rivogliamo il nostro ospedale! Un centro cittadino di oltre 20.000 abitanti a pochi chilometri da Paestum (con altri più di 20.000 abitanti) che d’estate raggiunge oltre 100.000 persone in affluenza turistica non può non avere il suo ospedale”.