Dopo una lunga annata arriva il momento dei verdetti per Brindisi ed Agropoli, formazioni finaliste dei play-off nazionali di categoria. Allo stadio “Guariglia” si riparte dall’uno a zero dell’andata, quando Marino, a metà ripresa, fisso il parziale che metteva il Brindisi in condizione di leggero vantaggio rispetto ai cilentani. I due tecnici, Graziani ed Olivieri, si affidavano alle formazioni indicate alla vigilia: tra le fila brindisine recuperato in extremis Quarta, tra quelle agropolesi Manzillo viene confermato nel pacchetto arretrato, con Tandara inizialmente in panchina.
Il match vede, sotto un sole battente ed una temperature superiore ai 30 gradi, un avvio sostanzialmente equilibrato: Masocco da una parte, al terzo, non trova lo specchio della porta difeso da Pizzolato, Procida dall’altra, al settimo, trova solo il corner a proprio favore. Segue una fase molto spezzettata con tanti falli e riprese del gioco tardive, che fanno scemare l’interesse della gara. Lo stesso Procida, davanti una cornice di pubblico da grande occasione, al minuto trentatrè regala l’unica vera emozione della prima mezzora: il destro a giro, del sette dei pugliesi, finisce di un metro alla sinistra dell’inoperoso Capone, sessanta secondi dopo Masocco, invece sul fronte opposto, calcia largamente al lato. Al quarantunesimo Quarta spreca malamente una potenziale occasione su calcio piazzato, la battuta a rete, dai venti metri, del numero otto è però imprecisa. Sul finire del primo tempo il Brindisi resta in dieci: Iaia si becca il secondo giallo, dopo un fallo sulla trequarti su Capozzoli, il sig. Sassano di Padova estrae cosi il rosso nei confronti del calciatore pugliese.
La ripresa, iniziata con oltre 50 minuti di ritardo per un malore capitato ad un tifoso ospite trasportato in ospedale in ambulanza, vede una partenza garibaldina dei padroni di casa. Dopo la rete subita, Esposito inserisce Tandara al posto di Manzillo, dopo il cambio l’Agropoli si procura un calcio di rigore per fallo di mano, in area, di Ruscigno: Natiello, al nono, riporta la gara in parità spiazzando, dagli undici metri, Pizzolato. . Al sedicesimo caos nell’area pugliese, è D’Attilio a battere in maniera scomposta oltre la linea di fondo, vanificando una buonissima opportunità. Il pressing dell’Agropoli continua: al diciottesimo Graziani, dai venti metri, conclude di mezzo metro oltre il palo alla sinistra di Pizzolato. Episodio dubbio in area brindisina al trentunesimo: Capozzoli, probabilmente toccato, cade in area ma l’arbitro lascia correre, due minuti dopo Schirone, da terra, colpisce con un calcio Natiello e si becca il secondo rosso lasciando gli ospiti in nove. Il capitano dei delfini, al quarantaduesimo, vede strozzato in gola l’urlo del goal, il tentativo dell’esterno offensivo colpisce il legno alto prima di battere sulla linea ed essere allontanato dagli avversari. E’ l’ultima emozione del match che vede il Brindisi di Olivieri salire, cosi, in Serie D.