Il passaggio dei mezzi sarà consentito solo ai mezzi di soccorso quindi alle ambulanze e all’auto che dovrà accompagnare il Vescovo Ciro Miniero. Poi tutti a piedi. Resta chiusa la strada per il Santuario. Anche dopo l’intervento degli operai della comunità montana Gelbison e Cervati la strada non è ritenuta in sicurezza. Ieri mattina è stato effettuato anche un sopralluogo dai tecnici del genio civile per verificare l’entità dell’emergenza e quantificare l’eventuale investimento che sarà necessario per i lavori.
Dal comune di Novi Velia quindi non è arrivato l’ok per la riapertura.
È stato ripulito un vecchio tracciato percorribile però solo a piedi. I fedeli non si scoraggiano , sono pronti a raggiungere a piedi la vetta del Gelbison dove da oltre cento anni sorge il Santuario Mariano.
Il rettore don Carmine Troccoli in queste ore è sul Monte per preparare la ripapertura.
I fedeli di Novi si stanno organizzando per un pellegrinaggio . L’appuntamento è per le 5.30 dalla Chiesa di Novi per poi raggiungere Fiume Freddo e salire sul Santuario. Nonostante le difficoltà la Chiesa riaprirà. Anche questa mattina alcuni turisti hanno intrapreso il cammino.