NOVI VELIA. Sindaco e amministrazione cercano dialogo per consentire la riapertura della strada per il Monte Gelbison. I tempi stringono. Il 26 maggio, infatti, è prevista l’apertura del santuario, rito che si ripeterà – stando così le cose – ma sarà necessario raggiungerlo a piedi con le dovute cautele.
Sabato sera nell’aula consiliare si è tenuta una riunione per discutere della questione. Alla Comunità Montana Gelbison e Cervati è stato affidato il compito di ripulire l’arteria, poi spetterà ai tecnici esprimersi sulla possibilità di riaprirla. Insomma se la strada è sicura potrà essere transitabile, in caso contrario resterà chiusa. In quest’ultima ipotesi si potrebbe anche utilizzare il vecchio percorso, un sentiero già risistemato, ma comunque non accessibile a chiunque.
Tra i cittadini e i fedeli c’è preoccupazione. L’ipotesi di non riaprire il Santuario sembra scongiurata ma le limitazioni rischiano comunque di impedire a molti di partecipare alle celebrazioni. Il sindaco di Novi Velia, Adriano De Vita, ha però chiarito: la sicurezza prima di tutto.