“Emily non è una zitella, ma l’antesignana della donna single”: è così che comincia il saggio appassionato di Milena Esposito, docente e editore de L’Argolibro, casa editrice indipendente, con sede ad Agropoli, che da anni e con successo svolge un’attività culturale encomiabile nel territorio locale, riuscendo in pochissimo tempo a pubblicare centinaia di volumi, tra cui molte opere di autori locali, come Fernando La Greca, Gennaro Guida, Nicola Vacca, nomi importanti del panorama letterario regionale.
Tra i best – seller nazionali è impossibile non menzionare il prezioso “Essere basso” di Guido Guglielminetti, bassista di cantautori illustri come De Gregori e nomi intramontabili come Mina. Milena Esposito, insieme a Francesco Sicilia, svolge non solo un’attività editoriale divenuta una punta di diamante del panorama locale, ma è soprattutto una “divoratrice di libri” e una bravissima scrittrice. Da femminista convinta e audace ha descritto, secondo prospettive inesplorate, donne che si sono distinte nella storia, come Luisa Sanfelice ed Emily Dickinson, due vite storicamente e geograficamente distanti, ma uguali nel temperamento, sebbene Luisa si renda protagonista della storia mentre Emily fa la storia della poesia pur tenendosi lontana dalla massa e vestendo sempre di bianco, due donne che hanno, dunque, precorso i tempi giungendo alla modernità.
Scrive, infatti, Nicola Vacca, nella prefazione al libro: “Nel rischio di dedicarsi alla poesia, Milena Esposito vede tutte le ragioni di una donna coraggiosa che sceglie di ribellarsi al proprio tempo e a tutte le sue convenzioni religiose. Emily scrive poesie per dimostrare ai suoi contemporanei che lei è già oltre. La sua propensione a disobbedire alla retorica leziosa del proprio tempo è la condizione necessaria per portare la sua poesia nel mondo. La sua autoreclusione e la ricerca di una mistica vocazione alla solitudine sono gli atti concreti di una rivolta contro il proprio tempo che troverà nella sua poesia la forma più alta di espressione.
Ha ragione Milena Esposito quando scrive che tutta la scrittura di Emily Dickinson dà origine a nuovi mondi. Attraverso la solitudine come donna e come poeta ha sviluppato una sensibilità rara che le ha donato chiaroveggenza e profezia”. Uno degli aspetti su cui Milena ha insistito maggiormente nel saggio è lo studio grafologico delle lettere autografe di Emily, sottolineando la sua grandezza intellettuale, l’immensa cultura della poetessa, novella Persefone a livello archetipico, che trasuda dai carteggi attraverso continue citazioni dotte. Da questo studio è emerso che Emily scrive come qualunque adolescente di oggi, con la medesima inclinazione alla rivalsa, all’autodeterminazione.
Il saggio contiene, poi, la descrizione del cielo natale della Dickinson, una particolarità naive, antiaccademica che Milena Esposito ha voluto riportare nel suo libro mediante il lavoro di Tommaso Errico per sancire quel rapporto con l’universale, tema che pervade le liriche di Emily, come qualcosa ch’è già insito nella Dickinson, addirittura precede la sua nascita come un destino inevitabile. Il tour di presentazioni del libro di Milena Esposito ha seguito già varie tappe in tutta Italia: Agropoli, Brescia, Napoli, Pescara… e tante altre, ottenendo grande successo di pubblico e di critica. Il 22 maggio il libro sarà presentato a Napoli, presso il Palazzo delle arti in via dei Mille, 60.