AGROPOLI. L’attività di taglio erba e tinteggiatura è la più pubblicizzata dall’amministrazione comunale che sovente, tramite i social, annuncia trionfalmente le opere di ordinaria amministrazione. Eppure i cittadini, gli operatori turistici e i vacanzieri, si aspettano di più. Con l’arrivo della primavera e l’innalzamento delle temperature, in molti auspicavano un intervento di pulizia delle spiagge, così come accaduto in altri centri della costiera cilentana.
Ad Agropoli, invece, la pulizia c’è solo dove ha agito madre Natura, laddove era invece l’uomo a dover fare la sua parte la situazione è quasi catastrofica. Il riferimento è al Lido Azzurro e alla spiaggia della Marina, invase dalla posidonia oceanica. I banchi spiaggiati, se da un lato testimoniano la buona qualità del mare, dall’altro rappresentano un modo per allontanare i bagnanti.
Sono in pochi, infatti, coloro desiderosi di immergersi tra piante marine e alghe in decomposizione. Basti pensare che sulla spiaggia libera del Lido Azzurro, negli anni scorsi, la posidonia ammassata a riva creò una sorta di effetto “sabbie mobili” che stava “risucchiando” una bagnante dell’agronocerino – sarnese. La soluzione al problema, al momento, appare addirittura peggiore del problema stesso: sia alla Marina che al Porto, infatti, la soluzione adottata nell’ultimo decennio è stata quella di ammassare le alghe a margine del litorale. Quest’anno, nonostante l’assenza di fondi delle casse comunali, si farà lo stesso, accrescendo quei cumuli che già deturpano il paesaggio.
L’unica scusante per il Comune di Agropoli è una normativa farraginosa che impedisce qualsiasi sistema di smaltimento delle alghe, diverso dal costoso trasferimento in discarica. Su questo avevano provato ad intercedere anche i 5 Stelle con i loro referenti nazionali, ma ad oggi non c’è stato alcuno sviluppo della vicenda, né sono arrivati i fondi che il Comune di Agropoli sperava di ottenere dalla Regione Campania per un intervento di bonifica delle spiagge.
In vista della prossima estate, quindi, la città dovrà ancora sopportare che due tratti del proprio litorale siano invasi da cumuli di posidonia. Le acque, però, sono pulite. Il problema e arrivare a tuffarcisi, superando alghe e piante morte.