Scatta il conto alla rovescia per l’assegnazione delle Bandiere Blu. Il prossimo 3 maggio, a Roma, presso il CNR, la Fee (Foundation for Environmental Education) assegnerà il riconoscimento attribuito ogni anno per qualità del mare e dei servizi offerti nei centri costieri. In questi giorni la Fondazione sta inviando ai Comuni gli inviti per partecipare alla cerimonia di premiazione che equivalgono ad un’ufficializzazione del conferimento del riconoscimento.
Bandiere Blu i vincitori dello scorso anno
I nomi delle località premiate sono segretissimi. Dai centri costieri, però, già filtrano le prime indiscrezioni. La Campania, grazie al Cilento, lo scorso anno vide sventolare sulle coste ben 18 vessilli. Ad ottenere il riconoscimento Fee furono Anacapri, Massa Lubrense, Piano di Sorrento e Sorrento nel napoletano e ben quindici località della Provincia di Salerno.
L’oscar del mare per l’area nord andò soltanto a Positano (con le spiagge di Arienzo, Forniello e Spiaggia Grande), tutti gli altri riconoscimenti, ben tredici sono nel Cilento: Capaccio (Varolato, laura, Casina d’Amato, Licinella, Torre di Paestum, Foce Acqua dei Ranci), Agropoli (Lungomare San Marco, Porto, Trentova), Castellabate (Lago, Tresino, Marina Piccola, Pozzillo, San Marco, Punta Inferno, Baia Ogliastro), Montecorice (San Nicola, Baia Arena, Spiaggia Agnone, Spiaggia Capitello), San Mauro Cilento (Mezzatorre), Pollica (Acciaroli e Pioppi), Casal Velino (Lungomare, Isola, Dominella, Torre), Ascea (Piana di Velia, Torre del Telegrafo, Marina di Ascea), Pisciotta (Ficaiola, Torraca, Gabella, Pietracciaio, Fosso della Marina, Marina Acquabianca), Centola (Marinella, Le Saline, Le Dune, Porto), Vibonati (Torre Villammare, Santa Maria Le Piane, Oliveto), Sapri (Cammarelle e San Giorgio) e la new entry Ispani con Ortoconte e Capitello.
Bandiere Blu 2019
Quest’anno i numeri dovrebbero essere confermati con due rebus: Capaccio Paestum e San Mauro Cilento. Questi comuni sono commissariati. La città dei templi dalla fine del 2018; l’amministrazione guidata da Franco Palumbo, comunque, aveva fatto in tempo a presentare la propria candidatura. Diverso il caso di San Mauro Cilento, dove un commissario regge le sorti del paese da circa un anno e la candidatura potrebbe non essere stata inoltrata.
Salvo colpi di scena legati a questioni meramente politiche (sulla qualità del mare l’Arpac ha attestato valori straordinari per la costa), la Provincia di Salerno potrebbero confermare il suo record grazie al Cilento. Qui gli unici comuni a restare fuori dalle Bandiere Blu sarebbero San Giovanni a Piro, Camerota e Santa Marina. Per il primo si tratta di un vero e proprio paradosso considerato che in passato si è visto assegnare il riconoscimento da Legambiente per «Cala degli Infreschi» come spiaggia più bella d’Italia. Tuttavia non ha l’ok per candidare le aree protette ad ottenere l’importante vessillo; mancano inoltre impianti di depurazione (così come Scario per San Giovanni a Piro), requisito fondamentale per entrare nella graduatoria della Fee.
Bandiera Blu, i requisiti
Tra gli altri indicatori necessari per ottenere la Bandiera Blu ci sono una corretta gestione del territorio che comprende raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti, cura dell’arredo urbano e delle spiagge, accesso al mare per tutti, senza barriere architettoniche e limitazioni. L’obiettivo della Foundation for environmental education è quello di spingere verso un turismo sempre più sostenibile, in cui la qualità dei servizi si accompagni al rispetto dell’ambiente, ma verificando che, su questo punto, l’attenzione degli amministratori sia alta e continua.
La Provincia di Salerno ha ottenuto il suo primo riconoscimento con Pollica, nel 1987. Da allora è stato susseguirsi di successi. Alle Bandiere Blu per le spiagge si affiancheranno quelle per gli approdi turistici. A fare en plein lo scorso anno sono stati i porti di Agropoli, Palinuro, Casal Velino, Acciaroli, Marina d’Arechi a Salerno, e Marina di Camerota.