Il comune di Caggiano ha revocato la propria adesione all’Associazione Nazionale comuni d’Italia (ANCI). L’Ente ritiene, nella figura del sindaco, che l’organizzazione non rappresenti più i veri interessi dei piccoli comuni. Una delibera di consiglio che è passata con sette voti favorevoli della maggioranza e due contrari dell’opposizione: particolarmente critico è stato il consigliere Cafaro della lista ”Incontro,dialogo e partecipazione” che in sede di dibattito ha definito la strategia come la classica ”montagna che partorisce il topolino” in quanto ritiene ”ilusorio” pensare che uscire dall’ ANCI possa risolvere i problemi dei piccoli comuni e nella fattispecie di Caggiano.
Nelle motivazioni espresse nella delibera si chiarisce la critica che viene mossa all’ ANCI a partire dall’espressione di posizioni ”fortemente lesive” dei piccoli comuni come l’appoggio alla riforma della PA che costituirebbe un ”esproprio dell’autonomia locale” in quanto molte funzione sarebbero in capo ad organi di secondo livello come le Unioni dei Comuni nominati e non eletti direttamente dai cittadini.
Le stesse Unioni non sarebbero in grado di contenere la spesa pubblica andando a sommare i costi sostenuti direttamente dai comuni associati. Nella delibera forte è la critica anche al Governo nazionale accusato di voler, ”solo timidamente”, manifestare la volontà di rivedere le politiche centraliste e dirigiste del passato.