Terremoto politico nell’amministrazione comunale.
CAPACCIO. Nella mattinata di ieri il vicesindaco Nicola Ragni ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica. La decisione è giunta a seguito delle dichiarazioni del primo cittadino, Italo Voza, che nei giorni scorsi aveva annunciato la sua intenzione di procedere al rimpasto della giunta o, in assenza di una maggioranza, di presentare le sue dimissioni. Da tempo in seno al consiglio comunale, si avvertiva maretta e la figura del vicesindaco era quale attorno alla quale si registravano i maggiori malumori. Ragni, infatti, veniva additato da alcuni consiglieri come il «vero» sindaco della città, un personaggio giudicato in grado di avere un forte ascendente sul primo cittadino, capace di imporsi e di avere ampia autonomia decisionale. «Sono stato per tre anni bersaglio di critiche ingiustificate», ha però sottolineato l’ormai ex vicesindaco nella sua lettera di dimissioni. «Sono stato un bersaglio dell’opposizione – aggiunge – che ha sempre cercato di mettermi in cattiva luce e di fare ingelosire il sindaco accusandomi di essere il vero manovratore della macchina amministrativa e politica. Dopo tre anni il primo cittadino non ha retto più alle continue insinuazioni, aprendo di fatto la crisi amministrativa». Dal suo canto Voza anche nei giorni scorsi ha ribadito la fiducia nel proprio braccio destro evidenziano al contempo che «Per Governare bene c’è bisogno dei numeri in consiglio comunale». Di qui la scelta di annunciare una nuova fase governativa per ricompattare la maggioranza e riconquistare la fiducia di alcuni consiglieri che nella scorsa primavera tentarono un golpe, poi fallito, per sfiduciarlo. Dopo le dimissioni di Ragni anche altri assessori potrebbero nelle prossime ore lasciare la maggioranza. In caso contrario il sindaco è pronto a dimettersi e la città andrebbe incontro al commissariamento fino alla prossima primavera.