MONTECORICE. Arriva in consiglio regionale il caso della sperimentazione della tecnologia 5G nel Cilento. Tra le location indicate dall’Agcom per provare questo nuovo sistema di comunicazione c’è anche Montecorice. Una notizia che nelle scorse settimane aveva determinato tante perplessità da parte di cittadini e amministratori locali, determinando anche polemiche politiche (leggi qui).
5G, interrogazione in consiglio regionale
Ora a sollevare il caso è anche il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che ha presentato una interrogazione all’assessore regionale all’ambiente Fulvio Bonavitacola.
Borrelli evidenzia come “l’amministrazione comunale di Montecorice afferma di non avere notizie ufficiali in merito alla scelta del proprio comune per la sperimentazione 5G”, la questione, quindi, sta sollevando non pochi dubbi e timori per i possibili rischi alla salute, come conferma lo stesso consigliere regionale. “Se da un lato le nuove tecnologie rappresentano un’opportunità di sviluppo della società e dei territori, da un altro lato non si possono accantonare valori costituzionalmente riconosciuti come la salute dei cittadini, l’ambiente ed il paesaggio”.
Sperimentazione 5G: Programmazione va condivisa
“Qualunque programmazione – avverte quindi Borrelli – non può prescindere da un coinvolgimento diretto e partecipato delle popolazioni interessate, nonché dall’adozione di provvedimenti dettati dal principio di precauzione, proprio in considerazione della presenza di una tecnologia ancora in fase sperimentale”.
Le richieste all’assessore Bonavitacola
Montecorice non è l’unico comune campano scelto per i test del 5G, ci sono anche Letino, Taviscanina, San Gregorio Matesa (Caserta) e Sacignano Irpino (Avellino). Le comunità locali sono preoccupate, di qui la richiesta del consigliere Borrelli di sapere se “la giunta regionale sia stata coinvolta o informata circa la scelta dei cinque comuni della Campania per la sperimentazione della tecnologia 5G” e “quali provvedimenti intenda adottare per vigilare, verificare ed eventualmente intervenire, al fine di garantire la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente e del paesaggio”.