Erano solo sei gli amministratori locali presenti alla Conferenza dei Sindaci convocata per discutere del futuro dell’Ospedale di Sapri. Al tavolo con il primo cittadino della città della Spigolatrice, Antonio Gentile, erano seduti Domenico Bianco, sindaco di Torraca, Carmelo Stanziola di Centola, Ferdinando Palazzo di San Giovanni a Piro e i delegati di Ispani e Morigerati. Presenti, inoltre, alcuni rappresentanti della struttura sanitaria e del Comitato di Lotta. Erano stati proprio questi ultimi a chiedere la convocazione di un incontro, ritenendo che ci fosse una precisa “volontà di chiudere l’ospedale di Sapri”, considerata l’esclusione del nosocomio dal piano per le assunzioni e la mancanza di interventi strutturali (leggi qui)
Il sindaco Antonio Gentile ha chiesto risposte immediate sul futuro dell’Ospedale; a condividere il suo pensiero e le preoccupazioni del Comitato di Lotta anche il primo cittadino di Centola e vicepresidente della Provincia di Salerno, Carmelo Stanziola, che ha invitato tutti a mantenere alta l’attenzione su un presidio ospedaliero penalizzato come quello saprese. Stanziola si è detto pronto ad incontrare il direttore sanitario dell’Asl per chiedere un impegno concreto sulla questione.
Tanta la preoccupazione sul futuro, rimarcata anche dagli stessi dipendenti dell’Immacolata, i quali hanno sottolineato le difficoltà di garantire i livelli minimi di assistenza. I problemi sono sempre gli stessi: carenze di organico e necessità di adeguare le strutture. Una serie di interventi necessari in tempi brevi, come ha evidenziato Luciano De Geronimo, del Comitato di Lotta: “Si rischia il collasso se non arrivano medici, bisogna intervenire subito”