Con una lettera aperta ai cittadini di Camerota, Pier Paolo Guzzo, leader dell’opposizione all’amministrazione Scarpitta, in seno al gruppo ‘Camerota Riparte’, ha voluto portare all’attenzione del popolo camerotano l’avvenuta iscrizione nel registro degli indagati per il reato di diffamazione nei confronti della Soget che, gli è stata comminata in giornata.
Nella lettera si legge: “Cari concittadini, oggi ho appreso di essere stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di diffamazione che avrei perpetrato nei confronti della Soget. Dico subito che sono tranquillo perchè la mia battaglia contro la Soget è giusta e perchè nelle sedi opportune dimostrerò, ancora una volta, di aver agito nell’interesse della comunità di Camerota, senza commettere alcun reato. La Soget mi ha denunciato per diffamazione per alcuni post e dichiarazioni in cui la definivo “una sanguisuga”, interpretando di fatto il pensiero della stragrande maggioranza dei cittadini e degli imprenditori del nostro Comune. Ciò che mi preoccupa invece, – prosegue Guzzo – e che dovrebbe preoccupare tutti coloro che hanno a cuore le sorti di questo territorio, è l’atteggiamento della Soget che con queste denunce tenta di intimorire coloro i quali la contestano e informano la popolazione sulle modalità discutibili con le quali agisce e che, nel caso di specie, stanno mettendo in ginocchio l’economia del nostro territorio. Un avviso di garanzia non è mai una cosa piacevole, ma se è per difendere i miei concittadini che ben venga. Questo tentativo di mettere il bavaglio al dissenso da parte di questa società è inquietante cosi come il silenzio del sindaco e dell’amministrazione di Camerota ormai “sottomessa” e “connivente” rispetto a tutti gli atti compiuti dalla Soget. La popolazione è stata lasciata in balia delle angherie della Soget, nell’indifferenza totale del sindaco. Ed è anche e soprattuto per questo motivo che andrò avanti, e se qualcuno pensa con queste azioni di delegittimarmi e di mettermi a tacere, dico sin da subito che si sbaglia di grosso! È notoria da alcuni mesi la nostra battaglia politica contro la Soget, cosi come è nota la passione mia e dell’intera opposizione che ha contraddistinto e, diciamo cosi, colorito la mia azione di consigliere di opposizione anche con espressioni forti, energiche, ad effetto, rese in momenti di grande conflittualità politica. Ho profuso tutto il mio impegno e calore personale a mettere in rilievo i reali problemi della gente, delle famiglie e degli imprenditori. L’ho fatto perchè non condivido questa politica fiscale, pienamente sposata dall’amministrazione Scarpitta, che non perde occasione per elogiare la Soget, dopo averla contrastata in passato, cambiando improvvisamente rotta per motivi che a tutt’oggi ci sono sconosciuti. Ho fiducia nell’operato della magistratura che, sono certo, saprà collocare le mie affermazioni nella giusta dimensione, ovvero quella della disputa politica e dell’espletamento dell’esercizio del mandato elettivo di consigliere di opposizione che mi impone il dovere di contrastare con tutte le forze questa società, cosi’ come è stato fatto in tanti comuni, che giorno dopo giorno colpisce la nostra gente, le nostre famiglie e le nostre imprese. Cosi, come auspico che le nostre denunce relative alla modifica del contratto in essere tra comune di Camerota e Soget, che a nostro avviso evidenziano estremi di illecito penale, primo fra tutti la turbativa d’asta, possano essere attenzionate ed approfondite da chi di dovere. La posta in gioco è alta. E dopo il grande successo della petizione popolare che è stato un segnale forte (che probabilmente ha innervosito la Soget e l’amministrazione Scarpitta, ormai alleati più che mai) non abbiamo altra scelta: dobbiamo andare fino in fondo a questa vicenda che sta provocando un disagio economico, sociale e in taluni casi anche psicologico a tanti concittadini. Ecco perchè la Soget potrà denunciarmi altre 10, 100, 1000 volte senza ottenere il risultato sperato: ovvero mettermi il bavaglio. Sono disposto a farmi tutti i processi che sarà necessario se questo significherà continuare a difendere una popolazione ormai ridotta allo stremo dall’accoppiata Scarpitta-Soget. E concludo con il pensiero di Voltaire: “Non condivido le tue idee, ma mi batterò fino alla morte perchè tu le possa esprimere”, a difesa della nostra civiltà politica e Amministrativa camerotana”.