Numerose le foto dei giorni scorsi che vedono il Cilento un deposito di rifiuti abbandonati, un pericolo per il futuro dell’ecosistema, per la salute dell’uomo e della Terra. Un problema che, negli ultimi anni, ha assunto dimensioni preoccupanti che non può continuare ad essere trascurato. Le origini sono da ricercare nel fenomeno del consumismo che ha portato ad un aumento della produzione dei rifiuti, ma anche nell’assenza di gestione dell’immondizia. Negli innumerevoli incontri organizzati dalle pubbliche istituzioni, nei tanti seminari ed eventi dedicati al problema, le soluzioni esposte sono molteplici, ma la loro applicazione sembra essere molto lontana. Compostaggio, riciclaggio e non ultimo la realizzazione di termovalorizzatori sono soltanto alcune di queste affinché i rifiuti da pericolo si trasformino in risorsa da cui poter trarre energia immediatamente disponibile.
Un primo passo è la diffusione della pratica della raccolta differenziata che consente di frazionare i rifiuti secondo il tipo di materiale avente come fine ultimo il recupero di materie prime e minor scarto finale. Nonostante le varie iniziative messe in atto, l’ emergenza rifiuti non si placa. Bisogna e si deve fare di più, non si può restare a guardare. Da qui nasce l’idea della Giornata Ecologica Itinerante che avrà come prima tappa Torraca e successivamente l’intero Golfo di Policastro. L’evento è stato ideato dal Comitato dei Beni Comuni in collaborazione con il Comune, i ragazzi dei “Sentieri” e le Associazioni “Golfotrek”, “Cilento Pulito” e “Cilento Lucano” (sezione di “Italia Nostra”).
Lo scopo è formare la coscienza civica dell’individuo attraverso l’informazione che deve essere continua nel rispetto del territorio a partire dai piccoli gesti quotidiani. Il raduno dei partecipanti è fissato per domenica 10 marzo alle 8.30 in Piazza Olmo e fino alle 13.00, muniti di guanti, sacchi e rastrelli, si ripuliranno le aree più sporche del piccolo paese. La non conoscenza del problema ci rende inconsapevoli dell’enormitá del danno nei confronti dell’ambiente e di noi stessi. L’unica pratica perseguibile è, dunque, la riduzione drastica della produzione di rifiuti.